ROMA – Nuovo scontro Berlusconi-Lega. Il Cavaliere dice al Tg5 domenica sera: ‘‘Un accordo con la Lega non può che essere globale, locale e nazionale, altrimenti non c’è nessuna ragione di sostenere un candidato leghista in Lombardia. Non è una ritorsione è una conseguenza politica”. Ma Maroni non sembra della stessa opinione visto che su Twitter scrive poco prima: “Mi sono candidato a Governatore della Lombardia perchè ci credo davvero a ‘Lombardia in testa’ e a ‘Prima il nord’. Roma viene dopo”.
”Sono molto ottimista – ha insistito Berlusconi al Tg5 – l’accorso con la Lega è nei fatti: è un vantaggio per entrambi e la Lega lo sa. Gli elettori leghisti e i nostri vogliono le stesse cose: meno tasse, più sicurezza, una maggiore stretta sulla immigrazione”.
Ma l’eco di Maroni suona diverso, sempre su Twitter: “Tosi premier ovviamente”. Insomma, la Lega va da sola. Salvo svolte dell’ultim’ora nella trattativa. Oppure… Ed ecco la richiesta in denaro: “La Lega vuole che il 75% delle tasse pagate dai lombardi resti in Lombardia. Il Pdl ci sta o no?”, scrive ancora Maroni su Twitter.
Quindi ancora Berlusconi che fa orecchie da mercante e al Tg5 dice: “Io mi presenterò come leader della coalizione di centrodestra, Monti come leader della coalizione di centro, Bersani per la sinistra e poi si vedrà. I partiti sceglieranno il presidente del Consiglio e della Repubblica. Io sono convinto che con la Lega si troverà l’accordo”.