ROMA – Il Pdl ha perso il 46% dei voti alla Camera, la Lega Nord il 54%, il Pd il 38% e l’Udc addirittura il 70%. Nel 2013 sono ben 11,3 milioni i voti persi alla Camera dai 4 partiti rispetto alle elezioni politiche del 2008. Una vera e propria emorragia, che vede confluire quei voti nel Movimento 5 Stelle e in Scelta Civica di Mario Monti, partiti che nel 2013 fanno il loro ingresso nella vita politica.
Se Pdl, Pd, Udc e Lega hanno perso ben 11.384.336 voti alla Camera, M5s e Monti ne hanno presi complessivamente 11.512.359, racimolando il consenso degli astenuti del 2008. M5s registra 8.688.545 voti alla Camera e 7.285.648 al Senato. Per Monti invece i voti sono stati 2.823.814 alla Camera e 2.797.451 al Senato.
Il Pdl è passato da 13.629.464 voti del 2008 a 7.332.12 del 2013, circa 6.297.343 voti in meno, cioè il 46,20%.
Il Pd è passato da 12.095.306 voti del 2008 a 8.642.700 attuali, perdendo 3.452.606 con il 28,55%.
La Lega Nord è passata dai 3.024.543 di voti di cinque anni fa agli attuali 1.390.156, perdendo il 54,04% dei voti.
L’Udc è Il partito che ha perso più voti passando dai 2.050.229 del 2008 a 608.292 del 2013, per una perdita percentuale del 70,33% dei voti. E se alla Camera riesce a racimolare qualche voto, l’Udc si ritrova fuori dal Senato.
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