OTTAWA – “La legge di stabilità sarà il passaggio chiave, il momento in cui chiameremo la coalizione ad assumersi gli impegni per il futuro, per tutto il 2014″. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, durante la sua visita a Ottawa. E il messaggio, neppure troppo cifrato, è rivolto agli alleati di governo, al Pdl che rilancia ogni giorno le sue condizioni e le risorse non bastano più a pagare tutti i ricatti e riscatti della maggioranza.
Letta ricorda come questa legge sarà scritta dal governo “e non più da Bruxelles”. “Si tratta del libro delle cose da fare nel 2014, un momento in cui tutti i partiti devono dire le cose che vogliono fare in futuro”. “Scriveremo una legge ambiziosa – ha proseguito Letta – E non lo si può fare se non c’è un impegno comune per tutto il 2014. Penso – ha aggiunto – ad una discussione forte ed importante. E sono convinto che supereremo gli ostacoli posti dalle fibrillazioni di questi giorni”. Il monito, con tempestività svizzera, giunge proprio a ridosso delle parole di Bagnasco e Napolitano, capo dei vescovi e capo dello Stato, che all’unisono chiedono ancora sforzi per scongiurare la crisi, perché sanno che il momento è più che mai delicato, con l‘Europa che chiede all’Italia stabilità politica, fondamentale per superare la sfavorevole congiuntura economica.
Il premier non manca infine di rispondere all’ultimatum della leader Cgil, Susanna Camusso, che unisce la propria voce a quella del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: “Il governo tagli le tasse sul lavoro o sarà sciopero generale”.”Sono convinto che Confindustria e sindacati faranno parte di un lavoro comune: ci siamo parlati e ci parleremo prima della legge di stabilità”, è l’invito del presidente del Consiglio.
Infine un commento sulle elezioni in Germania, dove Angela Merkel si troverà a breve a districarsi in una a strana maggioranza proprio come ci si è trovato lui. “Dal voto tedesco emerge un modello di cooperazione simile al nostro. Forse in Italia si capirà che quando i nostri elettori ci obbligano ad una grande coalizione bisogna farsene una ragione”. “Ovviamente – ha proseguito Letta – tutti vogliono vincere le elezioni. Ma se ciò non succede, è evidente che bisogna fare qualcosa di utile per il Paese”.
“Sono contento della vittoria di Angela Merkel- ha aggiunto Letta – un risultato che dà slancio a un’Europa più solidale”. Letta ha poi riferito di aver telefonato alla leader tedesca e di averla invitata a Roma. “Mi sono congratulato e le ho fatto gli auguri per un successo che la mette tra i grandi di Germania, al fianco di Adenauer e Kohl”.
Enrico Letta ha definito la vittoria della Cdu un fatto “importante e positivo”. Inoltre, ha ribadito la sua soddisfazione per il fatto che il partito anti-euro sia rimasto fuori dal Parlamento. “Il contrario sarebbe stato un disastro per l’Europa, per l’Italia e per la competizione globale”. “Ho invitato Angela Merkel a venire a Roma per mettere a punto questioni importanti in vista del semestre di presidenza europea e stabilire cosa si può fare in una fase in cui cambiano molti vertici della governance dell’Unione”. Infine, secondo Letta, il fatto che in Germania si formi un governo di grande coalizione è un fatto “positivo per l’Unione europea e per l’Italia”.