Gianfranco Fini è stato “amico” di Raffaello Follieri, finanziere truffatore vicino agli ambienti del Vaticano? Lo ha scritto Franco Bechis su Libero. Stando a quanto riportato nell’articolo, Fini nel 2008 si sarebbe “infatuato” (per usare le parole di Bechis) di Follieri, che sta scontando 4 anni e mezzo di reclusione negli Stati Uniti per truffa.
Sarebbe stato lo stesso Fini a esprimere l’entusiasmo per quella conoscenza a Giorgio Moschetti, ex esponente di rilievo della Democrazia Cristiana e buon amico (all’epoca) dell’attuale presidente della Camera. Follieri sarebbe stato presentato a Fini da Francesco Proietti Cosimi, allora “fidato” collaboratore dell’ex leader di An. Infatti Cosimi era stato “avvicinato” da Follieri, che era alla ricerca delle amicizie “giuste” a Roma per far decollare i suoi affari nella capitale.
Follieri, legato sentimentalmente ad Anne Hathaway (l’attrice de “Il diavolo veste Prada”), aveva già all’attivo un business immobiliare negli Stati Uniti: in pratica, spiega Bechis, “comprava e rivendeva gli immobili delle diocesi colpite dallo scandalo pedofilia”. Per portare avanti questa attività senza problemi, Follieri aveva millantato di essere “fiduciario degli affari finanziari del Vaticano negli Stati Uniti”. Tra le vittime della sua truffa ci fu anche Bill Clinton.
Follieri fondò una società immobiliare (il Follieri group), e conferì il ruolo di amministratore ad Antonio Mainiero (detto Tony), un impiegato di una congregazione della Santa Sede che gli “apriva le porte” (letteralmente parlando) dei palazzi vaticani. Follieri e Mainiero “agganciarono” Proietti Cosimi, con il quale, scrive Bechis, intendevano “cogliere al volo le eventuali occasioni che si sarebbero presentate con le dismissioni del mattone da parte di alcuni grandi gruppi pubblici”.
Ed è qua che entrerebbe in gioco Fini: “So che Massimo Sarmi alle Poste sta preparando un piano di dismissioni immobiliari”, avrebbe rivelato Fini a Moschetti, lasciandogli intuire che avrebbe “spinto” per un incontro con il Follieri group. Non si sa se l’incontro si tenne, ma quel che è certo è che l’affare non andò in porto.
Un’altra pista, poi, lega Follieri ai fratelli Tulliani: negli Usa Follieri si avvicinò a Frank Stella e alla sua National Italian American Foundation (Niaf). Ora è venuto fuori, spiega Bechis, che Stella era anche “il referente americano della Wind Rose International, società immobiliare fondata da Sergio, Giancarlo ed Elisabetta Tulliani e che ha sede a Roma al piano terra della palazzina dove è andato a vivere dal 2007 Fini”. E in questo caso, conclude l’articolo, almeno un affare andò a buon fine.