Fisco: per più di 5 milioni di italiani più tasse regionali

Fisco: per più di 5 milioni di italiani più tasse regionali
Fisco: per più di 5 milioni di italiani più tasse regionali

ROMA – Sono 5 milioni gli italiani che pagheranno di più di tasse regionali. Sconteranno gli aumenti dell’addizionale Irpef decisi dalle Regioni, aumenti che si aggiungono a quelli dello scorso anno che hanno coinvolto 7,2 milioni di persone. A rimodulare l’addizionale per ora sono state sei Regioni: Liguria, Lazio, Abruzzo, Piemonte per scaglioni di reddito; l’Emilia Romagna ha rivisto l’addizionale con piccoli risparmi per i redditi fino a 40mila euro e incrementi per quelli superiori; la Lombardia ha rinforzato l’aliquota per i redditi sopra i 75mila euro. Spiega Enrico Marro sul Corriere della Sera:

Le Regioni, spiega Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil che ha coordinato la ricerca, «hanno tempo fino all’assestamento di bilancio di luglio per variare le aliquote. Inoltre, a maggio le Regioni sottoposte ai piani di rientro, cioè Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Umbria, Calabria e Sicilia, dovranno verificare con il ministero dell’Economia la congruità dei piano stesso. E quindi non sono da escludere altre sorprese». Anche perché la legge prevede che nelle Regioni dove non vengano rispettati i parametri, l’aliquota possa salire di un ulteriore 0,30 rispetto al tetto massimo del 3,33%.

Ma già ora, aggiunge Loy, il prelievo medio dovuto all’addizionale regionale passa dai 377 euro del 2014 ai 389 del 2015, con un aumento del 3,2% (addirittura del 7,5% rispetto ai 362 euro medi del 2013). A pagare di più saranno i contribuenti del Lazio (687 euro in media, 223 in più del 2013, a meno che la Regione non decida dei correttivi come si è riservata di fare), del Piemonte (509 euro, 120 in più in due anni) e della Campania (442 euro). Sono tutte Regioni alle prese con l’extradeficit sanitario, con Lazio e Piemonte che già applicano l’aliquota massima del 3,33%. In fondo alla classifica, la Provincia di Bolzano, dove al massimo si paga l’1,23%, l’unica che ha addirittura alleggerito il prelievo, passato da una media di 209 euro nel 2013 ai 180 del 2015.

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