ROMA – La sentenza di condanna di Pierangelo Daccò per il crac del San Raffele ”è una mia grande vittoria” perchè ”la magistratura ha detto chiaramente che nella vicenda San Raffaele Formigoni non c’entra nulla. E infatti per me non c’è nessuna condanna”. Lo sottolinea in una intervista al Giornale lo stesso governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, pronosticando ”sorprese” anche dall’esito delle indagini della magistratura sui contributi della Regione all’attività sanitaria della Maugeri.
”Certi giornali – dice – hanno voluto far passare la tesi che ci fosse uno stesso metodo al San Raffaele e alla Maugeri. Ebbene, se Formigoni non c’entra al San Raffaele non c’entra nemmeno alla Maugeri”.
”In questi 17 anni – aggiunge – sono uscito da 11 processi con le accuse più strane, succederà lo stesso”. Tenerlo nel processo, aggiunge, ”è un vergognoso attacco per destabilizzare la più importante Regione d’Italia che guarda caso è amministrata da anni dal centrodestra”.
Un complotto? ”Dico che dopo aver fatto cadere Berlusconi lo scorso novembre senza nemmeno un voto di sfiducia in Parlamento hanno puntato il secondo bersaglio più grosso: la Lombardia”. Responsabili di questo attacco ”gruppi finanziari, editoriali, politici”.