ROMA – Forza Italia non ha votato a favore dell‘impeachment ma ha chiesto a Giorgio Napolitano di spiegare in Parlamento perché sondò Mario Monti prima della caduta del governo Berlusconi. Lo fa attraverso Giovanni Toti, il nuovo coordinatore di Forza Italia. Forza Italia pressa il capo dello Stato da quando sono state pubblicate sul Corriere della Sera le prime rivelazioni del libro di Alan Friedman, secondo cui Napolitano avrebbe sondato la disponibilità di Monti a fare il premier già nel luglio 2011, cioè 3 mesi prima che Berlusconi cadesse.
Questo ha detto Toti: “Non anticipo nessuna decisione sull’ eventuale nostra richiesta di messa in stato di accusa di Giorgio Napolitano. Resta il fatto che il presidente della Repubblica deve fare chiarezza su quanto è accaduto con il Parlamento”.
Toti spiega anche che “alla rielezione di Giorgio Napolitano al Quirinale non c’erano molte alternative”. Toti ha sottolineato che bisogna capire “che cos’è successo fin dal 2008, quando il governo Berlusconi aveva un enorme consenso. Da quel momento ci sono stati 2 anni di misteri. E’ inaccettabile che dal 2008 gli italiani non abbiano più potuto eleggere un governo politico. La crisi economica è diventata patologia politica”.
Intanto Monti ha spiegato la sua versione a Omnibus, su La7:
“E’ assurdo ritenere che io abbia detto a Carlo De Benedetti o a Romani Prodi i dettagli di mie conversazioni riservate con Giorgio Napolitano”.
“Io paracadutato a palazzo Chigi alla fine del 2011? La trovo un’espressione corretta. All’epoca non facevo parte di quanti si preparavano ad una carica. La politica si è rivolta a me perchè non c’erano candidati e tutti i partiti erano in difficoltà”.
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