ROMA – “Sto andando in aeroporto a fare un biglietto per Beirut”. Di mattina, quando ancora non sa che si voterà il giorno stesso sul suo arresto e si voterà con voto palese, il deputato del Pd Francantonio Genovese la butta sullo scherzo.
Poi, quando la giornata assume tutt’altra piega, seriamente, annuncia: “Mi costituisco”.
In attesa del voto della Camera sulla richiesta di arresto emessa nei suoi confronti, in un colloquio con l’Huffington Post Genovese aveva preso spunto dal Paese in cui è stato arrestato Marcello Dell’Utri e in cui avrebbe forse voluto riparare anche Amedeo Matacena, secondo quanto trapelerebbe dalle intercettazioni. Al cronista che gli domanda se non fosse meglio prendere una delle navi della sua compagnia, la Caronte, il deputato risponde:
“No, se mi imbarco su uno dei traghetti per il Libano mi rintracciano, arriva la marina militare e mi bombarda. E forse mandano anche l’aviazione”. All’avvicinarsi del voto della Camera, però, il deputato si sarebbe detto pronto a costituirsi in caso di voto positivo dell’Aula, riferiscono fonti del Pd.