VENTIMIGLIA (IMPERIA) – Da un lato c’è la Francia che non accenna ad ammorbidire i respingimenti, dall’altro c’è Ventimiglia, città tutta italiana, che si sta riempendo di migranti.
Ne arrivano a decine a bordo di treni o bus, . ”La situazione non è ancora di emergenza – spiega il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino -. Ma anche dieci anni fa, all’inizio, il problema Curdi non sembrava grave e poi sono diventati 5mila. Dobbiamo fare attenzione. Non vogliamo che il caso si ripeta”.
I dati degli ultimi due giorni parlano almeno di 27 clandestini respinti dalla gendarmerie, che dopo un passaggio dagli uffici della polizia transfrontaliera, sono stati trasferiti nel Cie di Torino. Un passeur marocchino, residente a Monaco, sorpreso con quattro tunisini a bordo dell’auto, è stato invece arrestato a Bordighera, è l’undicesimo negli ultimi quaranta giorni.
Nelle tasche dei quattro nordafricani, tutti espulsi, la polizia ha invece trovato i biglietti del treno, comprati a Catania. Intanto il Pdl ligure chiede che si faccia ”un’azione forte sulla Francia, che si comporta come se la questione non li riguardasse”, mentre la Lega Nord chiede a gran voce ”i rimpatri coatti”.
Ma c’è anche chi ha deciso di portare un aiuto concreto agli immigrati che da giorni dormono alla stazione di Ventimiglia. La Cgil, con altre associazioni umanitarie tra cui Centro Spes Auser, stasera ha portato ai migranti un pasto caldo. “Si tratta di un’iniziativa dimostrativa – spiega Giuseppe Famà, del coordinamento provinciale antirazzista – vogliamo portare un aiuto a questi bisognosi, abbandonati da tutti, istituzioni comprese”. L’associazione ha organizzato, per sabato, un presidio alla stazione di Ventimiglia per protestare “contro il disinteresse e l’insensibilità da parte degli organi preposti a fronteggiare l’emergenza”.