Berlusconi in questi giorni ha fatto intendere di non volersi ricandidare. Un articolo del Giornale di oggi 27 dicembre spiega che i tempi per una designazione sono maturi e mostra una rosa di possibili successori, che potrebbero essere Angelino Alfano (ministro della Giustizia), Franco Frattini (ministro degli Esteri) e Mariastella Gelmini (ministro dell’Istruzione).
I tre politici, fedelissimi del premier, hanno in comune molte cose. Svolgono oggi impegni importanti e prestigiosi, hanno tenuto importanti relazioni dentro e fuori dal Paese e soprattutto sono giovani, con un’età compresa tra i 37 anni e i 50. I tre fanno parte poi dello zoccolo duro dell’ala che proviene da Forza Italia.
Lo scenario, riporta il Giornale, potrebbe essere il seguente: Berlusconi a tempo debito gestisce il passaggio lasciando lo scettro formale del comando continuando nel contempo ad essere il leader del partito e punto di riferimento per la coalizione e gli elettori.
Scrive infine il quotidiano della famiglia Berlusconi: “E’ impensabile che un big, politicamente vecchio, che è stato ostile al Pdl immaginando scenari diversi, che abbia tramato o addirittura tradito, che abbia posizioni minoritarie dentro la grande casa dei moderati possa ambire a una successione concordata. Per gente con Fini, Casini e altri insospettabili. l’unica possibilità è il blitz. Di recente ci hanno provato e sappiamo come è andata”.
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