Giuliano Ferrara in Rai: “Difenderò Berlusconi e prenderò 3 mila euro a puntata”

Giuliano Ferrara

ROMA – ”Spero di fare polemica, di rompere la cappa di ipocrisia, di dispiacere a certi giornali, a certi commentatori. L’Italia è occupata non da Berlusconi, ma da una mentalità, da una cultura e da un modo di essere delle elite e che mi fa venire l’orticaria”. Lo afferma a Repubblica Giuliano Ferrara (intervistato da Goffredo De Marchis) parlando del programma Qui Radio Londra, che da lunedì 14 marzo ospiterà su Raiuno un suo editoriale tutti i giorni.

”La crociata neo-puritana è la vergogna dello Stato italiano”, osserva Ferrara, secondo il quale il premier Silvio Berlusconi ”non” è fuori della corsa per la presidenza della Repubblica dopo il caso Ruby. E poi, ”sapevamo che cosa faceva Gronchi nella sua vita privata – chiede Ferrara – E quello che combinava Merzagora, a lungo presidente del Senato? E’ già uno scandalo sapere ciò che sappiamo di Berlusconi”.

Per la trasmissione Ferrara confida che guadagnerà ”tremila euro a puntata, 15 mila a settimana” mentre ”il contratto è di due anni, opzione per il terzo”. Ferrara respinge l’osservazione per cui non avrebbe credibilità come conduttore in quanto consigliere del premier. ”Non sono il consigliere di Berlusconi – replica – Faccio un giornale, scrivo dei commenti e in questo senso do consigli alla politica” e all’obiezione che stia spesso a pranzo a Palazzo Grazioli risponde: ”Posso andare a pranzo con chi mi pare? Montanelli non andava a pranzo con Spadolini?”.

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