I nomi dei 47 deputati pizzicati con doppio incarico incompatibile

Guai a chi gli tocca l’incarico, sia quello di parlamentare sia quello di sindaco. Soprattutto ora che la giunta delle Elezioni della Camera ha deciso di considerare lecito il mantenimento del doppio incarico per gli otto presidenti delle province e dei quattro sindaci di città con più di 20 mila abitanti al contempo deputati. Già ieri la stessa giunta aveva giudicato incompatibili 47 deputati con doppio incarico: 42 tra consiglieri e assessori regionali, 5 con alte cariche societarie.

Ora escono i nomi di chi finora ha violato l’articolo 122 della Costituzione. Secondo quanto riporta oggi “La Repubblica” tra i 42 deputati già consiglieri e assessori regionali che hanno dovuto lasciare la carica ci sono:

Viviana Beccalossi, deputata del Pdl, vice presidente della Giunta regionale in Lombardia e assessore all’agricoltura della giunta Formigoni

Francesco Laratta, deputato del Pd e assessore in Calabria

Francesca Martini, sottosegretario al Lavoro e assessore alle politiche sanitarie della regione Veneto

Sempre secondo quanto riporta “La Repubblica” i 5 deputati che ricoprono anche alte cariche societarie sono:

Gennaro Malgieri, deputato del Pdl e secondo Repubblica ancora consigliere di amministrazione Rai. Malgieri dichiara di essersi dimesso dal Cda Rai successivamente all’elezione a deputato.

Nino Lo Presti del Pdl, del direttivo Aci di Palermo

Salvatore Ruggeri dell’Udc, membro del consiglio di amministrazione di Mps Banca personale Spa

Poi due deputati del Pdl che hanno però lasciato l’incarico nei giorni in cui la giunta stava per emettere la sentenza di incompatibilità:

Michele Scandroglio, ex vicepresidente di Advancing Trade Spa

Ignazio Abrignani, ex presidente di Agripart Spa

Più fortunati, invece, altri deputati che, pur ricoprendo cariche societarie, non sono stati segnalati dalla giunta di Montecitorio, come Lucio Stanca del Pdl, amministratore delegato dell’Expo 2015 di Milano o Matteo Colaninno del Pd, ad della Omniaholding Spa e consigliere di Omniainvest Spa.

Poi ci sono tutti quei sindaci di grandi o medie città o presidenti di Provincia sul cui doppio mandato la giunta della Camera si è espressa positivamente e che, quindi, potranno continuare a sedere su entrambe le poltrone. Tra gli altri ci sono:

Maria Teresa Armosino, deputata del Pdl e presidente della Provincia di Asti

Luigi Cesaro deputato del Pdl e e presidente della Provincia di Napoli

Roberto Simonetti, deputato della Lega e presidente della Provincia di Biella

Daniele Molgora, deputato della Lega e presidente della Provincia di Brescia

Edmondo Cirielli, deputato del Pdl e presidente della Provincia di Salerno

Ettore Pirovano, deputato del Pdl e presidente della Provincia di Bergamo

Antonio Pepe, deputato del Pdl e presidente della Provincia di Foggia

Nicola Cristaldi, deputato del Pdl e sindaco di Mazara del Vallo

Adriano Paroli, deputato del Pdl e sindaco di Brescia

Marco Zacchera, deputato del Pdl e sindaco di Verbania

Giulio Marini, deputato del Pdl e sindaco di Viterbo

Doppi incarchi resi “leciti” da un vuoto normativo che va a vantaggio anche di senatori come:

Cosimo Sibilia del Pdl, presidente della Provincia di Avellino

Altero Matteoli, ministro dei Trasporti e sindaco di Orbetello

Raffaele Stancanelli, senatore Pdl e sindaco di Catania

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