ROMA – Antonio Di Pietro si è dimesso da presidente dell‘Idv. L’ex magistrato è stato travolto dai risultati delle elezioni del 24 e 25 febbraio, che vedono Rivoluzione Civile, a cui l’Idv ha aderito, fuori dal Parlamento. Ma il partito gli ha chiesto di restare.
Nel comunicato il partito “registra la bocciatura elettorale dell’esperienza ”Rivoluzione Civile”. Alla luce delle ‘irrevocabili dimissioni’ del presidente Antonio Di Pietro, l’Ufficio di Presidenza decide di rifondare, rinnovare e rilanciare l’azione di Italia dei Valori assumendo collegialmente ogni decisione statutariamente affidata al presidente”.
Il partito ha chiesto a Di Pietro di “ritirare le dimissioni e di partecipare al collegiale percorso che prevede l’avvio di una fase congressuale da concludersi entro il 31 dicembre 2013; il confronto diretto con la base del partito attraverso tre incontri territoriali (Nord, Centro e Sud) da tenersi entro il 30 aprile 2013 cui parteciperà l’intero Ufficio di Presidenza; la convocazione dell’Esecutivo Nazionale per domenica 10 marzo 2013 presso la sede Idv di Roma, esecutivo che sarà mantenuto con cadenza mensile fino al congresso”.