ROMA – Eliminarla, restituirla o abbassarla? Ogni partito candidato alle prossime elezioni politiche sceglie come affrontare la questione dell‘Imu, la nuova tassa sulla casa. Nel 2012 sono oltre 15 milioni i contribuenti che hanno pagato la prima rata dell’Imu, per un incasso stimato dal governo di 3,4 miliardi di euro al saldo finale per il 2012. Una stima che i Comuni, con la definizione delle aliquote, stimano ufficiosamente a 4 miliardi di euro, secondo i dati di Ansa-Centimetri.
C’è chi vuole toglierla sulla prima casa, come Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle. Poi c’è il Pdl di Silvio Berlusconi, che oltre a eliminarla vuole addirittura restituirla. Per Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia va tolta sulla prima casa ed estesa agli immobili commerciali della Chiesa e delle fondazioni bancarie. La linea del Pd stabilita da Pier Luigi Bersani prevede esenzioni progressive fino a 400 o 500 euro. Invece Mario Monti, che l’ha istituita, con Scelta Civica propone un calo a partire dal 2013 e il raddoppio dei bonus: da 200 a 400 euro di sconto sulla prima casa e da 50 a 100 euro per ogni figlio a carico.
Ma chi è che guadagnerebbe di più da un eventuale rimborso dell‘Imu già versata? Il conto viene fatto da Ansa-Centimetri, che mostra come a guadagnarci sarebbero “ricchissimi” e “ricchi“. Il calcolo del rimborso è basato sulla distribuzione di coloro che hanno versato la prima rata dell’Imu, contati dal Fisco.
Il 58,8% dei rimborsi, per un totale di 2.352 milioni di euro, andrebbe ai “ricchissimi“, cioè coloro che sono possessori del 30% di immobili con più rendita. L’altra importante fetta della torta, bel il 26,5% per 1.060 milioni di euro, andrebbe ai “ricchi”, cioè coloro che sono possessori del 30% degli immobili con media rendita. Solo il 14,7% del rimborso, per un totale di 588 milioni di euro, spetterebbe alle famiglie normali, possessori del 40% di immobili con rendite basse.