ROMA – Patrimoniale. Monti ne fa un breve accenno fuori contesto, diciamo accademico, che subito sull’opinione pubblica rimbalza l’annuncio choc di una tassa per i ricchi. Non essere pregiudizialmente contrario, a certe condizioni, a una imposta generalizzata sui redditi più alti si è trasformata nel grido di vendetta classista per punire i grandi patrimoni. La smentita del Governo poche ore dopo smorza gli entusiasmi a sinistra, placa i livori a destra: soprattutto, serve da utile promemoria per ricordare i diversi interventi in materia fiscale che vanno a incidere, “con l’approvazione di tutti i partiti della maggioranza, su varie componenti della ricchezza patrimoniale separatamente, con un risultato effettivo in qualche modo paragonabile“.
Basta osservare l’impatto che il complesso degli aggiustamenti fiscali ha sulle grandi fortune, o semplicemente sui patrim0ni di un certo peso, per rendersi conto che, sia pur a pezzi, sia pur dissimulata nel nome, di patrimoniale dobbiamo parlare. Con buona pace di chi a sinistra la rivendica ancora e di chi a destra a sentirla nominare vede l’anticristo. La Cgia di Mestre fornisce qualche stima interessante, ripresa da La Repubblica del 13 novembre (sotto le tabelle). Tre simulazioni stabiliscono senza incertezze l’entità di questa patrimoniale “ombra”. Per dire, un super ricco romano con villa, seconda e terza casa, titoli e depositi, Lamborghini di ordinanza, barca, capitali scudati ecc.. pagherà 40 mila euro di tasse nel 2012, ben 26 mila in più rispetto ai 13.300 di prima della cura Monti.
L’introduzione dell’Imu, qualunque sia l’opinione in merito, è dirimente: tassa più patrimoniale di questa è difficile immaginare. Si può infatti riconoscere la contrarietà del centrodestra (addirittura Berlusconi l’abolì, ex post forse incautamente) ma non si può nascondere che, in un paese di evasione fiscale galoppante, è un cespite non occultabile con il pregio di essere anche federalista. L’imposta di bollo sul dossier titoli, voluta dal Governo Monti, praticamente raddoppia per il 2012 e, soprattutto, dal 2013 diventa proporzionale ed esclude un limite massimo: come vogliamo chiamarla questa imposta che agisce direttamente sui patrimoni mobiliari?
Imposta di bollo che si applica, fra l’altro, anche ai capitali scudati, cioè ai soldi illecitamente espatriati e poi condonati. L’addizionale erariale sulla tassa auto è praticamente triplicata. La tassa di stazionamento dello yacht privato non c’era, è una novità. Per i pensionati molto agiati (da 250 mila euro in su) è stato introdotto il contributo di solidarietà, 6500 euro annui per il 2012, ma 15.500 euro per ognuno dei due anni successivi.
I commenti sono chiusi.