ROMA – Riformare il sistema pensionistico per dare equita', intervento sull'anzianita' ed equiparando l'eta' di vecchiaia delle donne a quella degli uomini anche nel privato. A chiederlo il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta che, in un intervento sulle pagine del Sole 24 Ore, parla di ''grande occasione da non perdere'' da individuare anche con ''una maggioranza piu' ampia di quella che sostiene il governo''.
Il sistema previdenziale – afferma Brunetta – gia' riformato diverse volte da maggioranze politiche di diverso colore, richiede ''ancora d'essere messo in equilibrio e sicurezza, e cio' lo si deve fare anche per ragioni di giustizia sociale''. Secondo il ministro ''rimangono almeno due anomalie da correggere per portare il nostro sistema a essere piu' equo e sostenibile'', quelle che l'Europa ha evidenziato nella lettera inviata di recente oltre a essere quelle che ''consolidano disparita' e iniquita'''.
E' la ''la possibilita' di pensionarsi prima di raggiungere l'eta per la vecchiaia'' e del fatto che alle donne del privato si applica un requisito per la vecchiaia piu' basso di quello applicato nel pubblico. Per Brunetta – che afferma che non ci si occupa ''mai di chi s'accinge a entrare nel mondo del lavoro'' oppure che ''ci sono lavoratori la cui principale aspirazione e' quella di smettere di lavorare'' – correggere queste due anomalie ''non solo e' salutare dal punto di vista dei conti, dal cui equilibrio discende la sicurezza futura dei lavoratori, ma risponde ad evidentissime domande di giustizia ed equita'''.
Il ministro spiega poi – glissando su giudizi espressi su di lui, definiti come ''ingenerosi o fuori tema'' – che non c'e' ''nulla della macelleria sociale'' ma si cerca di evitare che siano ''squartati i legittimi interessi di chi e' piu' giovane''. Il miglior coronamento del ''nostro welfare pensionistico'' – osserva Brunetta – si avrebbe se ''l'equilibrio finale venisse individuato, in Parlamento, con una maggioranza piu' ampia di quella che attualmente sostiene il governo'', dimostrando ''responsabilita', lungimiranza e coesione sociale. Una grande occasione da non perdere''.
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