E’ ”davvero ridicola questa campagna della Lega Nord che negli ultimi giorni si occupa di Nichi Vendola sottolineando che l’Italia è pronta per un premier gay e che comunque se sarà lui il candidato premier, il centro destra vincerà facilmente alle prossime probabili elezioni anticipate”. Lo afferma Aurelio Mancuso, esponente del movimento della comunità lgbt italiana.
”Alla Lega – osserva – bisogna intanto ricordare che presidenti del Consiglio omosessuali ci sono già stati, non mancano nel passato e pure nel presente, esponenti di governo e di opposizione ‘velatamente’ omosessuali, in altre parole di giorno magari strenui difensori della famiglia tradizionale e di notte assidui praticanti dell’amore gaio. Bisogna inoltre sfatare il goffo tentativo di accreditare la Lega come partito ove i dirigenti nazionali, provinciali, regionali, parlamentari, ministri, si siano sottoposti a una sorta di esame di eterosessualità. Le persone lesbiche e gay sono dappertutto, anche nelle fila dei militanti e soloni leghisti”.
“Sembrerebbe assurdo – continua Mancuso – che una persona gay possa operare in un partito così omofobo ma come si sa gli esempi non mancano anche in altre organizzazioni così intensamente discriminatorie, ad iniziare dalle gerarchie cattoliche. Cari dirigenti leghisti, lasciate perdere la retorica machista eterosessuale, sapete bene, che per la giusta regola del rispetto della privacy, non si parla esplicitamente di tanti vostri amici di partito. Attenzione solamente a non incappare prima o poi in qualche scandalo a sfondo sessuale, che potrebbe far crollare un immagine che come sappiamo in tanti è solamente costruita dalla propaganda politica”.
”Aperture della Lega ad un premier gay? Con Vendola candidato delle sinistre si vince alla grande!”. Lo afferma il senatore della Lega Nord, Piergiorgio Stiffoni, commentando le interviste di Francesco Speroni e Mario Borghezio, anche loro esponenti del Carroccio, che davanti alle telecamere di Klaus Davi parlano della possibilita’ che un candidato premier sia omossessuale.
”Qualora Nichi Vendola dovesse essere scelto dopo le primarie del Pd – ha detto Speroni – sicuramente l’omosessualita’ non comprometterà la sua candidatura ne’ la sua eventuale vittoria. Contro Berlusconi perderebbe, ma non certo per la sua omosessualità”. Dello stesso parere Mario Borghezio: ”l’Italia volterebbe le spalle a una persona notoriamente affarista, a un pasticcione, a un disonesto, non certo a un candidato solo per le sue abitudini sessuali”.