ROMA – Matteo Renzi vuole sbloccare l’impasse della riforma della Legge elettorale. E punta a toglierla dal “pantano” del Senato per farla esaminare alla Camera, dove il Pd ha la maggioranza.
“Se toccherà a me chiederò formalmente che dal Senato della palude si passi subito alla Camera dei deputati e si faccia alla Camera” ha spiegato Renzi parlando della legge elettorale al Teatro Olimpico.
Renzi ha citato l'”inaccettabile sordità delle istituzioni” sul fronte della riforma del sistema di voto che “ha costretto uno come Giachetti al 58esimo giorno di sciopero della fame”.
Renzi ha ribadito che il suo programma per la corsa alla segreteria prevede “tre paletti” e parlando delle riforme e dei costi della politica ha ribadito la volontà di proporre una riforma del bicameralismo perfetto con il Senato che diventa una “Camera delle autonomie” e “da questo non si torna indietro”.
Poi i tagli ai costi della politica, tra l’altro ai costi delle regioni (“trovo inaccettabile che il ceto politico delle regioni costi quello che costa”) con la richiesta che “si abolisca la pantomima dei rimborsi ai gruppi”. Renzi prevede risparmi per un miliardo da destinare al suolo e alla non autosufficienza.
I commenti sono chiusi.