ROMA – Angelino Alfano e Enrico Letta hanno fallito il faccia a faccia del 21 agosto. Le loro posizioni sull’agibilità politica di Silvio Berlusconi sono rimaste infatti “distanti”.
Dopo tre ore di confronto il premier e il vice premier non hanno trovato un’intesa sul futuro politico di Berlusconi, che potrebbe vedere al voto la sua decadenza da senatore italiano. Ma fonti dal Pdl minacciano: “Se passa la decadenza su Berlusconi sarà rottura”.
INTESA SU RIFORMA IMU – Passi importanti invece sono stati fatti sulla questione della riforma dell’Imu e Letta e Alfano avrebbero trovato un’intesa sulla riforma, che arriverà al consiglio dei ministri il prossimo 28 agosto
DISTANTI SU BERLUSCONI – Il segretario Pdl Angelino Alfano, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, ha fatto presente che per il Pdl è inaccettabile che il partner di governo, il Pd, non consideri il tema della non retroattività della legge Severino in vista del voto della giunta al Senato.
Il premier Letta, invece, sottolineano ambienti vicini al premier, si muove in tutt’altra logica, considerando sbagliata la sovrapposizione dei due livelli di governo e della vicenda giuridica che riguarda gli ‘interna corporis’ del Senato. Per Letta a decidere è la giunta e secondo criteri giuridici e non politici.
“INCONTRO DURO LETTA-ALFANO” – Anche fonti del Pdl parlano di un “incontro molto duro” tra il premier e il vicepremier per la questione Berlusconi. Il segretario Pdl ha fatto presente che non è possibile che un partito resti dentro la coalizione se l’altro partito della coalizione fa decadere il leader del partito alleato per un atteggiamento pregiudiziale.
Alfano, spiegano fonti Pdl, ha sottolineato l’atteggiamento pregiudiziale del Pd che non tiene conto del parere di illustri giuristi che esprimono dubbi sulla retroattività della legge Severino.
Prima del 9 settembre, data in cui si riunirà la Giunta per le elezioni del Senato, il Pd dovrà comunicare la linea ufficiale che terrà nella votazione sull’ineleggibilità dell’ex premier, conseguenza della sentenza della Cassazione sul caso Mediaset. La conseguenza resta una: se il Pd vota la decadenza è rottura. Alfano d’altronde è arrivato a palazzo Chigi un mandato preciso – ricevuto durante un drammatico vertice ad Arcore dominato dai falchi Pdl – quello di porre delle condizioni e trattare, tentando un’ultima mediazione per il salvataggio politico del Cavaliere e quindi delle larghe intese. La risposta e le nuove mosse del Pdl saranno probabilmente decise in un nuovo super vertice in programma per dopodomani ad Arcore.
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