TRIESTE – Il terrorismo come “sola arma rimasta a chi si ribella”. Con l’Isis, quindi, “bisogna trattare” e mettere in discussione la leadership degli Usa “che non ne azzeccano una”. Firmato Alessandro Di Battista, Movimento 5 Stelle e postato sul blog di Beppe Grillo. Parole, quelle dell’esponente M5s, che scatenano un putiferio. Reagisce il Pd che le definisce “pericolose” per bocca della governatrice Debora Serracchiani. Parla di offesa alle vittime del terrorismo l’Udc.
Di Battista, sul blog, stava analizzando la situazione in Iraq. Nel post prima fa capire che per lui la “non violenza” è l’arma migliore. Poi spiega:
Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana”.
Quindi espone la sua idea, che è quella di trattare coi terroristi smettendo di considerarli un soggetto “disumano”
“Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione. Questo è un punto complesso ma decisivo.
“Innanzitutto – scrive l’esponente M5s – occorre mettere in discussione, una volta per tutte, la leadership nordamericana. Gli USA non ne hanno azzeccata una in Medio Oriente. Hanno portato morte, instabilità e povertà”. In secondo luogo, secondo Di Battista , “L’Italia, ora che ne ha le possibilità, dovrebbe spingere affinché la UE promuova una conferenza di pace mondiale sul Medio Oriente alla quale partecipino i paesi dell’ALBA, della Lega araba, l’Iran, inserito stupidamente da Bush nell’asse del male e soprattutto la Russia un attore fondamentale che l’UE intende delegittimare andando contro i propri interessi per obbedire a Washington e sottoscrivere il TTIP il prima possibile”.
Parole quelle di Di Battista che fanno infuriare Debora Serracchiani del Pd:
“Le parole del senatore Di Battista non vanno sottovalutate perché rappresentano un pericolo per la tenuta di principi sui quali non si può transigere, e anche perché delineano un indirizzo preoccupante della politica estera del M5S”.
“Non è la prima volta – osserva Serracchiani – che da alcune voci del M5S vengono espressi atteggiamenti comprensivi se non positivi nei confronti di estremismi o intolleranze, a partire dai giudizi di Beppe Grillo sul regime di Ahmadinejad. Le dichiarazioni di oggi di Di Battista si inseriscono in questa linea, intesa a insinuare un sentimento favorevole alle fazioni o agli Stati meno in sintonia con il concetto occidentale di democrazia e tolleranza. Così si tende a mettere in discussione il quadro delle alleanze del nostro Paese, aprendo al contempo a visioni di stampo integralista o – conclude – banalmente autoritario”.
I commenti sono chiusi.