ROMA – “Se avessero colpito altre persone, la mobilitazione sarebbe stata diversa”: Giulia Sarti, la ventiseienne deputata del Movimento 5 Stelle a cui è stata hackerata la casella email, ne è certa. “La nota del Quirinale è arrivata alle sei e mezza di sabato pomeriggio, mentre la vicenda è di alcuni giorni fa. Per carità, abbiamo avuto tutti da fare. Comunque ben arrivato Presidente, buongiorno”.
A Tommaso Ciriaco, di Repubblica, che le domanda chi sarebbe dovuto intervenire, Sarti risponde: “Il garante della privacy, ad esempio, poteva farlo in maniera diversa. A parte singoli casi personali — e a parte la Boldrini — nessun altro ha parlato”.
“E’ una violenza. Sono una ragazza di 26 anni, che aveva una sua vita. Ed è una violenza anche contro alcuni deputati, sottolinea Sarti. Io ho piena fiducia nella magistratura e nella polizia postale. Il pm ha proceduto d’ufficio, domani raccoglieranno la mia formale denuncia. Giustizia sarà fatta”.
Intanto si butta sul lavoro: “Non mi posso né mi voglio fermare. Non voglio lasciarmi prendere dallo sconforto. E’ stata una violenza gravissima, un grave danno alle istituzioni. Direi un attacco alle istituzioni”
Dalla sua ha il sostegno del leader Beppe Grillo, che ha denunciato come la vicenda sia passata sotto silenzio. “Se fosse successo ad altri esponenti ci sarebbe stata una mobilitazione diversa. In questo caso le forze politiche, invece, tacciono. Non mi indigno troppo, penso a lavorare. Mi occupo dell’estradizione di Fernandez, che vogliamo impedire. Non mi sono mai fermata. Mi hanno ricoperto di sms di solidarietà. Anzi, devo fare un post per ringraziare tutti”.
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