ROMA – Il nome che gira da giorni è quello di Marta Grande, la venticinquenne con due lauree. Ma non è il solo. I 5 Stelle si vedranno, con ogni probabilità, in due sedute distinte, una per ciascun ramo del Parlamento e lì sceglieranno i candidati tra di loro. Voto palese, con alzata di mano, come già avvenuto una decina di giorni fa per la scelta dei due capigruppo Lombardi e Crimi. Probabile che favoriti partano coloro che ai due hanno conteso la leadership del gruppo nei due rami del Parlamento: dal 38enne Roberto Fico, il “veterano” campano che ha dato vita al meetup napoletano nel 2005 (Camera) a Laura Castelli, No-Tav convinta (Senato). Con outsider Giulia Sarti, parlamentare dell’Emilia Romagna (Camera).
C’è quindi attesa per le decisioni del Movimento 5 Stelle, che dopo l’incontro al Senato con il Pd su possibili convergenze per i vertici di Montecitorio e Palazzo Madama, riunirà i propri eletti a Camera e Senato per indicare i propri candidati. Il capogruppo al Senato, Vito Crimi, incalza intanto Pdl e Pdl: “Non perdiamo tempo, non perdiamoci in chiacchiere, e anche con le consultazioni in corso costituiamo e facciamo iniziare a lavorare le commissioni”.
La sfida arriva con un post sul profilo Facebook di Crimi, che invita i due partiti maggiori a non subordinare “l’attività parlamentare alla fiducia al governo, al più è il contrario in quanto l’inizio dell’attività governativa dipende dal Parlamento. Non perdiamo un mese e mezzo come è prassi, sarebbe anche una mensilità inutile di stipendio per mille parlamentari. Subito a lavoro per realizzare tutti insieme i veri tagli ai costi della politica e utilizzare le risorse liberate per intervenire nelle situazioni di disagio economico”.
Quanto al profilo dei candidati grillini per le presidenze, la capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi, si è limitata a preannunciare “Persone all’altezza dell’importanza e della dignità che questi ruoli istituzionali comportano”, ed una proposta grillina “all’altezza delle aspettative che i cittadini hanno nei confronti di chi ricoprirà questi ruoli istituzionali”.
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