ROMA – Ignazio Marino apre al Movimento 5 Stelle. E il Movimento 5 Stelle occupa per alcuni minuti l’Aula Giulio Cesare e continua a chiedere lo scioglimento per mafia del comune di Roma. Comune che nel frattempo prova ad andare avanti e elegge Valeria Baglio (Pd) come nuovo presidente dell’assemblea capitolina. L’occupazione M5s finisce dopo alcuni minuti ma la protesta continua fuori.
Marino apre nel momento più difficile della sua gestione e per la città di Roma, quello dell’esplosione dell’inchiesta “Terre di Mezzo” che ipotizza attività mafiose collegate proprio al comune. Il sindaco, poi, prova a dialogare mentre il Movimento 5 Stelle romano è raccolto insieme ad alcuni militanti in una “veglia” davanti al Campidoglio.
Mentre succede tutto questo il sindaco raccoglie l’idea di un suo predecessore, Francesco Rutelli, e propone una giunta straordinaria, di salute pubblica, aperta anche al Movimento di Beppe Grillo.
La situazione, però, resta tesissima. Anche perché l’Aula Giulio Cesare è stata occupata dal Movimento 5 Stelle e da una decina di militanti della Lega Nord che hanno fatto irruzione con cartelli in cui chiedevano le dimissioni di Marino.
Si doveva votare per eleggere il nuovo presidente dell’Assemblea dopo le dimissioni del pd Mirko Coratti, che è tra gli indagati. All’apertura delle votazioni alcuni simpatizzanti della Lega Nord e del centrodestra hanno fatto irruzione nell’Aula esponendo cartelli con la scritta “Marino dimettiti” e “Io sto con Salvini”. E nella bagarre tra i contestatori si è arrivati alle mani, con calci, schiaffi e pugni. Alla fine si è votato ed è stata eletta Valeria Baglio del Pd. Una scelta che, in questo momento, difficilmente farà scendere il livello di tensione.