ROMA – Nella notte di Montecitorio i pugni, gli insulti, gli assalti mimati e tentati ai banchi del governo, le accuse di “nazismo” a Renzi, ai suoi ministri e alla sua maggioranza. Poi, con la luce del sole e per tutta la giornata successiva la rissa si fa anche politica. Forza Italia, M5S, Sel, Lega e Fratelli d’Italia abbandonano l’aula portando all’estremo l’immagine e la sostanza della loro opposizione alle riforme istituzionali (elettorale e del Senato).
Fuori dall’aula e disertando il voto M5S, Sel e Lega vogliono indicare e gridare che governo e maggioranza starebbero calpestando i diritti sia del Parlamento che delle minoranze. Fuori dall’aula Sel, Lega e M5S si piazzano per denunciare il Renzi dittatore, come “dittatoriali” sarebbero le sue riforme e il suo governo. Da fuori dall’aula Sel, Lega e M5S chiamano a raggiungerli anche i parlamentari di Forza Italia, il tentativo è quello di creare una “santa alleanza” delle opposizioni contro leggi che i furenti e furibondi oppositori non esitano a definire “liberticide”. Furenti e furibondi oppositori uniti contro il Governo al grido di: “Vi faremo vedere i sorci verdi”. “Altro che Aventino – tuona Brunetta – vedranno i sorci verdi. Non è accettabile un governo che abbia questi atteggiamenti”.
Non è solo ostruzionismo e durissimo ostruzionismo parlamentare, è qualcosa di più e di diverso. E’ una spallata al governo e poi vediamo l’effetto che fa. Spallata un po’ recitata ma anche via via un po’ convinta. Lo avverte e dà mostra di averlo capito il presidente del Consiglio. Dice Renzi: “Vogliono fermare non una legge, ma il governo stesso”. E prosegue: “Se si vuole stabilire il diritto di veto delle minoranze sull’azione dei governi, allora sappiano che non li lasceremo fare”. E poi Renzi ricorda: “Non mi son fatto fermare da Berlusconi, figuriamoci da Beppe Grillo”. Parla alle opposizioni barricate fuori dall’aula e parla anche alla minoranza del Pd – con Civati e Fassina protagonisti – che dal tirarla a lungo cambiando e ricambiando i testi di legge è fortemente tentata.
Tirarla a lungo fino a che… Fino a che Renzi non ceda su qualche punto. Questo il progetto Bersani-Cuperlo. Tirarla a lungo fino a che il governo stesso non finisca per camminare nel vuoto e venga giù insieme con tutte le sue riforme. Questo l’asse che unifica in un solo obiettivo Vendola, Grillo e Salvini.
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