Marco Pannella è morto, una vita di lotte civili e laiche

Marco Pannella è morto
Marco Pannella è morto

ROMA – Ha passato le ultime settimane a salutare tutti, consapevole che la fine era vicina. E se ne è andato, con ogni probabilità, in pace. E’ morto, nella tarda mattinata del 19 maggio, Marco Pannella. Aveva compiuto 86 anni lo scorso 2 maggio. Il divorzio, l’aborto, i diritti civili: le grandi battaglie laiche del nostro Paese hanno tutte il suo volto e la sua firma.

Lo storico leader dei Radicali, 86 anni, era malato da tempo di un tumore di cui aveva parlato più volte pubblicamente e si trovava in una struttura sanitaria perché gli fosse “garantito un ambiente adeguato alle sue attuali condizioni”. Fin quasi all’ultimo però era rimasto a casa sua, circondato dai suoi affetti e dai suoi collaboratori, attivo fino all’ultimo.

Da marzo, quando si sono intensificate notizie su un aggravamento delle condizioni fisiche di Pannella (in lotta con un tumore ai polmoni ed uno al fegato), si erano moltiplicati gli allarmi ma anche le testimonianze di affetto nei suoi confronti. Papa Francesco gli aveva inviato il suo libro “Dio è misericordia” in regalo per l’ottantaseiesimo compleanno festeggiato lo scorso 2 maggio in casa con amici e militanti.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva telefonato, così come i presidenti di Camera e Senato. Ma tutti i leader di partito hanno voluto inviare un messaggio o sentire il “protagonista di tante battaglie politiche”. Dopo la notizia del ricovero i social network avevano rilanciato l’allarme in rete. Migliaia di utenti hanno fatto sentire la loro vicinanza al fondatore del Partito Radicale: l’hashtag #Pannella è diventato in pochi minuti uno dei trend topic di twitter. “Sai come si lotta, non mollare!”, “Tieni duro”, “Forza vecchio leone”, “Se ci lasci anche tu io espatrio definitivamente”, “Un uomo che con le sue battaglie e la sua tenacia mi ha trasmesso la passione per la politica. Forza Marco” sono alcuni tweet tra i più condivisi fino alla notizia della morte.

Anche su facebook la pagina del capo carismatico radicale è stata inondata in pochi minuti di centinaia di messaggi. D’altronde, Pannella è sempre stato molto attivo sulla rete. Fino a poche ore prima di morire lui stesso ha ritwittato messaggi e link con iniziative dei Radicali. Nei giorni scorsi aveva pubblicato fotografie che lo ritraggono con amici e sostenitori del partito. Anche Matteo Renzi ha voluto incontrarlo lo scorso 12 marzo: “Tutti condividono l’idea che Pannella sia una grandissima personalità della storia politica italiana”, disse il premier al termine dell’incontro nella casa romana del leader radicale.

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