ROMA – “La vita a Medjugorje è scandita dalla presenza della Madonna”. Questa la battuta di Marianna Madia, ministro della Pubblica Amministrazione, che si racconta al settimanale Sette, il magazine del Corriere della Sera. Una “battutaccia” che, secondo il Fatto quotidiano, arriva inaspettata mentre la ministra spiega di esserci andata non per cercare “miracoli”, ma “umanità”.
Il Fatto quotidiano scrive:
“Quella che ci accoglie alle pagine 24-25 di Sette, il magazine del Corriere della Sera, non è un ministro della Repubblica e nemmeno una bella ragazza. È un’apparizione mistica: capello biondo morbidamente sciolto sulle spalle, sorriso lieve, casacca orientale, pallore angelico. Marianna Madia, che paragonare a una madonnina botticelliana è quasi un’ovvietà, ci guarda dalla pagina con religiosa serenità. Non è solo l’immagine, però, a parlarci di serenità paradisiache. La ministra stessa, attraverso lo stenografico di Vittorio Zincone, ci racconta il suo viaggio più importante: a Medjugorje, sede dell’omonima Madonna. Ma mica a cercare “miracoli”, per carità, “ma umanità”.
Un racconto, commenta il Fatto quotidiano, corredato da un “battutaccia”:
“L’attacco è estatico: “Anno 2000. Anno del Giubileo. La Giornata mondiale della gioventù sta per finire. Roma è una capitale spirituale”. A Tor Vergata, mentre con quattro amici ascolta Papa Wojtyla, “decidiamo di partire”. E via alla volta di Medjugorje in un racconto che sta a metà tra l’onirico e il mistico. Solo una cosa, a noi, è parsa un po’ fuori contesto. La vita lì, racconta Marianna, “è scandita dalla presenza di Maria. Ti dicono: alle 17 c’è un’apparizione, alle 19 si cena”. Ecco, da una ministra una battutaccia così non ce la saremmo aspettata”.
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