ROMA – “Angela Merkel non è coinvolta nella campagna elettorale italiana”. Mario Monti in un’intervista in video chat al Corriere della Sera fa retromarcia sulla Merkel che “non vuole che governi il Pd”. Una dichiarazione smentita dalla stessa cancelliera tedesca. Poi parla di crescita e addita i due pericoli nelle figure politiche di Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, mentre spiega che l’Italia è più vicina al sistema economico della Francia di Francois Hollande. Ai conduttori dell’intervista, Giovanni Floris ed Emanuele Macaluso, Monti spiega quella dichiarazione sul Pd attribuita alla Merkel: “Ho solo risposto ad una frase di Berlusconi”.
Parlando del caso Merkel, il Monti “ventriloquo” fa retromarcia nell’intervista al Corriere:
“La Merkel non è minimamente coinvolta nella disputa elettorale. Lo avevo già precisato ieri, lo ripeto oggi. Ho solo risposto a una frase di Berlusconi – ha detto Monti – che insinuava una benedizione di Merkel su una vittoria del Partito Democratico. Ed è errato sia che ci sia un accordo tra me e il Pd. Non è una dichiarazione veritiera. Tanto più che Merkel e il Cavaliere fanno parte entrambi del Ppe”.
La crescita per Monti è importante e riconosce il ruolo della Germania e dell’Europa giocato per l’Italia:
“E’ stata una delle cause dei nostri progressi nel corso degli anni. L’italia era in un sistema economico-finanziario disordinato. In questo è stata utile a tutta l’Europa, inclusa l’Italia che forse ne aveva particolarmente bisogno” Il Professore si è espresso anche sul tema della crescita, assente negli ultimi anni: “Siamo più vicini alla nuova Francia di Hollande”.
Parlare di alleanze per la Scelta Civica di Monti è però prematuro:
“Noi vogliamo che l’Italia si svecchi, sulle liberalizzazioni, sulla giustizia, per rilanciare l’occupazione. Vogliamo fare le riforme per rendere questo Paese più competitivo e moderno”, ha spiegato Monti. Circa l’alleanza con Fini e Casini il professore ha sottolineato come “alla Camera e al Senato ci sarà un gruppo unico con radicamento sul territorio di Scelta Civica”.
Monti dichiara poi di temere la vincita del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo per la crescita economica italiana.
“Grillo esprime le preoccupazioni che io esprimo. Io sono così insoddisfatto della politica bipolare e tradizionale quanto le piazze di Grillo. La differenza è che lì c’è la protesta come da noi, ma stento a vedere la proposta che possa migliorare l’Italia. Le persone che votano Grillo e voterebbero sì a un referendum sull’uscita dell’Italia dall’euro, poi dovrebbero riempire delle piazze ancora più grandi per protestare contro lo stato catastrofico in cui l’Italia entrerebbe. Ci vogliono proteste ma anche proposte”.
Anche una vittoria di Berlusconi sarebbe preoccupante, secondo Monti:
“Considero molto preoccupante anche una vittoria di Berlusconi per quel che rappresenterebbe come tolleranza degli italiani verso una vita pubblica non rigorosa, non seria e poco credibile”.
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