MILANO – “Chiamo per conto di Berlusconi, datemi il passaporto”. Maria Esther Garcia Polanco, una delle ragazze coinvolte nel Ruby-gate e nello scandalo droga, con una diversa quantità di cocaina trovata in casa sua, avrebbe avuto da Berlusconi in persona il numero del prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi.
La Polanco avrebbe quindi telefonato in Prefettura riuscendo a farsi passare Lombardi solo dopo aver insistito con gli addetti alla segreteria e facendo il nome del premier: “Questo numero me lo ha dato direttamente Berlusconi”.
Al telefono Gian Valerio Lombardi avrebbe fissato un appuntamento privato per il 13 gennaio, dando alla Polanco il permesso di entrare “direttamente in Prefettura con la macchina”. Secondo quanto riferito da chi ha letto gli atti trasmessi dalla Procura di Milano alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera sul caso Ruby, sembra che l’appuntamento fosse stato preso per “qualcosa che riguarda la cittadinanza della Polanco”.
Tutti particolari che emergono dai nuovi documenti inviati alla Giunta per le autorizzazioni. Nelle carte si evince che la ragazza è stata ricevuta per due volte dal prefetto. Sette, invece, i contatti telefonici intercettati tra i due ma la Polanco non avrebbe ottenuto il documento richiesto. Stavolta, stando alle carte dell’accusa, Berlusconi sarebbe stato previdente e invece di chiamare o di mandare la Minetti, avrebbe dato solamente il numero.
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