NEW YORK – Si fa presto a parlare di spending review, di Rai più snella per contenere le spese e chi più ne ha più ne metta. A poche settimane dal volo di Renzi a New York per vedere la finale degli Us Open (volo costato 150mila euro), la Rai decide di mandare una batteria di inviati a seguire il nuovo viaggio del premier negli Stati Uniti. In totale sono sette inviati, tutti a spese del servizio pubblico, cioè tutti a spese dei cittadini. E quanto costeranno in tutto?
Ferruccio Sansa e Carlo Tecce sul Fatto Quotidiano spiegano nel dettaglio di che si tratta: Una spedizione da fare invidia alla delegazione diplomatica cinese: cinque inviati, più gli operatori. Senza contare le due corrispondenti già presenti negli Stati Uniti. Con Tiziana Ferrario e Giovanna Botteri siamo a sette giornalisti. Record. Praticamente al Palazzo di Vetro dell’Onu, tra oggi e domani, si parlerà molto italiano. Alla faccia della spending review: Tg1, Tg2, Tg3 piùRainews 24 e Grr (Giornale Radio Rai). All’appello non manca proprio nessuno.
La Rai ha cercato di difendersi dicendo che le due inviate di punta sono impegnate a seguire il viaggio del Papa negli States, ma anche volendo prendere per buona questa spiegazione, non si capisce a che servano sette inviati per seguire una visita che sarà poco più che istituzionale.
I giornalisti del Fatto ricordano un episodio analogo avvenuto durante il G20 in Australia, quando a un’intervista di Renzi spuntarono cinque microfoni Rai. In quell’occasione, scrivono Sansa e Tecce, questo giochino costò alle nostre tasche la bellezza di 60mila euro.