Per la serie, meglio tardi che mai, Renzo Bossi ha superato l’esame di maturità. Forse la riforma della scuola della Gelmini non è così dura come la ministra si vanta che sia, visto che, nell’anno che ha segnato più bocciature, il rampollo del Carroccio ce l’ha fatta. Con due anni di ritardo e con 69/100 ma ce l’ha fatta. Certo una magra consolazione per quella che dovrebbe essere la classe politica del futuro.
A testimoniare l’eccezionalità dell’evento, è il fatto che Umberto Bossi, nel ruolo del padre orgoglioso, ha voluto far partecipi del “miracolo” tutti coloro che erano accorsi alla festa della Lega di Paderno Dugnano, nel Milanese, per ascoltarlo. Sono «particolarmente in forma», ha detto dal palco il Senatur, «quest’anno andrò al mare perché mio figlio ha dato la maturità. Meno male l’ha passata. Questa volta è andata bene».
A luglio 2008 Renzo Bossi era stato già respinto all’esame di maturità, e per la seconda volta dopo quella del 2007. La famiglia presentò un ricorso al Tar contro la decisione del professori, perché il ragazzo sarebbe stato interrogato su una parte di programma che durante l’anno scolastico non era stata affrontata.
Pare che ci sia stato davvero un errore formale di trasmissione del programma e così, prima che i giudici amministrativi avessero avuto il tempo di pronunciarsi, la commissione ha deciso di far ripetere al rampollo di casa Bossi l’esame orale, cui ha assistito anche un ispettore del ministero dell’Istruzione. Qualche giorno dopo il verdetto ufficiale: l’esame ha avuto nuovamente «esito negativo». Forse a fare errori sul programma era proprio Renzo.
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