Meloni-Letta, scontro a tutto campo: stupri (con video) e “devianze” (con gaffe), la campagna s’incarognisce

Il video dello stupro di Piacenza diventa un caso anche per la stessa Procura e per il Garante della Privacy

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Agosto 2022 - 21:04 OLTRE 6 MESI FA
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Giorgia Meloni e Enrico Letta (Ansa)

Meloni-Letta, scontro a tutto campo. Lo stupro di Piacenza infiamma la campagna elettorale: nel giorno in cui si chiude la partita delle liste, centrodestra e centrosinistra si scontrano sulla scelta di Giorgia Meloni di pubblicare il video amatoriale circolato sui media, insieme alla condanna dello stupro subito da una donna ucraina all’alba di domenica da un richiedente asilo originario della Guinea.

Meloni-Letta, scontro a tutto campo

Sia la Procura di Piacenza, sia il Garante della Privacy hanno annunciato indagini sulla diffusione del video. Vogliono vederci chiaro, intanto sospettano più di un reato. 

“Bugie e bieca propaganda”, respinge le accuse la leader di Fdi, sotto tiro Dem anche per un messaggio, lanciato sempre sui social domenica. Proponeva, lo spot elettorale, la promozione dello sport per evitare le “devianze” giovanili. Tra cui “obesità” e “anoressia”.

E’ sui due fronti che si concentra una campagna elettorale sempre più polarizzata tra Letta e Meloni. Il segretario Dem Enrico Letta, dopo avere condannato la pubblicazione del video, lancia su Twitter l’hashtag ‘viva le devianze’ per contrastare la posizione di Meloni.

“Droga, alcol, ludopatia, obesità, anoressia…”. Ops, la gaffe FdI

In parallelo Fdi ribadisce il concetto, presentando un elenco che comprendeva “droga, alcolismo, tabagismo, ludopatia, autolesionismo, obesità, anoressia, bullismo, babygang, hikikomori”, associando una combo delle posizioni di Meloni e Letta.

Un concetto, quello delle devianze, “da Ventennio”, attacca Laura Boldrini. Il post di Fdi viene poi rimosso, osserva il deputato Dem Filippo Sensi, ma “non basta, servono le scuse a chi è stato insultato e considerato deviante perché obeso o anoressico. Venitelo a dire alle famiglie che vivono questo sulla loro pelle…”.

La Procura di Piacenza indaga sulla diffusione del video

La Procura di Piacenza indaga sulla diffusione del video della violenza sessuale commessa ieri mattina in una strada della città, episodio per cui è stato arrestato un 27enne dalla polizia.

La procuratrice Grazia Pradella ha reso noto infatti che “circa la diffusione sui media di video riproducenti l’episodio criminoso sono in corso approfonditi accertamenti, trattandosi di un fatto astrattamente riconducibile ad ipotesi di reato”.

Anche il Garante della Privacy annuncia un’istruttoria

“Con riferimento alla diffusione del video relativo all’episodio di violenza sessuale di Piacenza, il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un’istruttoria per accertare eventuali responsabilità da parte dei soggetti che a vario titolo e per finalità diverse vi hanno proceduto e avverte tutti i titolari del trattamento a verificare la sussistenza di idonee basi giuridiche legittimanti tale diffusione”.

Lo scrive il garante della Privacy in una nota, riservandosi “di adottare eventuali provvedimenti di sua competenza”.