ROMA – ”Il Parlamento, e di recente la condizione economica del Paese, ci hanno detto che le risorse disponibili non sono quelle necessarie”, e per questo ”sottoporremo a revisione tutti i progetti e lo strumento della Difesa, tutti i programmi, dalle fregate Fremm ai programmi per la modernizzazione dell’Esercito”.
Il ministro della Difesa Giampaolo De Paola, intervistato da Repubblica e Corriere della Sera, dice si’ ai tagli alle spese, ma difende il caccia F-35. ”Rinunciare – dice – sarebbe sbagliato e anche costoso”.
”Siamo gia’ a un livello di risorse tra i piu’ bassi in Europa. Cosi’ il modello non e’ sostenibile. Lo strumento militare deve essere efficace, se no chiudiamo”, dichiara De Paola. ”La Difesa deve riorientare le risorse. Le capacita’ dello strumento non possono essere schiave della sua dimensione”.
”L’F-35 e’ un progetto costoso, ma dobbiamo guardare a un’ economia di scala. Innanzitutto il prezzo della singola macchina dipende dalle centinaia di macchine in piu’ o in meno che si produrranno”, sottolinea il ministro.
In piu’ ”per l’Italia c’e’ da considerare che, oltre ai 2 miliardi di euro gia’ spesi per costruire la fabbrica di Cameri e per partecipare al progetto, se dovessimo fare marcia indietro comunque avremmo il problema di rimpiazzare Amx, Tornado e Av8, e l’F-35 e’ la miglior macchina del mondo”.
Sui problemi del progetto, ”il segretario alla Difesa Usa Panetta ha certificato che i problemi per la versione Stovl a decollo verticale sono stati risolti”.
In merito alla missione Unifil nel sud del Libano, di cui l’Italia ha preso il comando, ”queste spese sono investimenti che il Paese fa sulla sua sicurezza, sul mantenimento della pace nel Mediterraneo”, spiega l’ammiraglio. ”Un Libano fuori controllo, un Afghanistan in ostaggio del terrorismo, sono una minaccia diretta alla sicurezza, anche economica, dell’Italia”.
”In un momento come questo così difficile per il Paese è veramente difficile comprendere la linea del ministro della Difesa sulla questione dei caccia F35”. Lo scrive in un comunicato il deputato del Pd, Enrico Gasbarra commentando la posizione del ministro Giampaolo De Paola che dichiara di non voler rinunciare al programma militare dei caccia F35.
”Mentre si chiedono sacrifici, anche pesanti, agli italiani e si avvia una nuova stagione di razionalizzazione delle spese in ogni settore cosi’ come nella Difesa, risultano veramente incomprensibili le parole del ministro De Paola che considera intoccabile il capitolo di spesa, di 15 miliardi di euro, per i caccia F35” sottolinea Gasbarra.
”Un investimento lunare, mentre l’Italia – impegnata in uno straordinario sforzo per uscire dalla crisi che vede famiglie e imprese lottare ogni giorno con le difficoltà del credito, e con le categorie produttive che chiedono sostegno all’occupazione – ha senza dubbio altre priorita’. Mi auguro che il governo Monti voglia riconsiderare il programma, come d’altronde aveva già annunciato pochi giorni fa lo stesso ministro De Paola, e voglia invece rafforzare un altro programma, ora ben piu’ importante come è quello del Welfare, per ricostruire e rendere più forte la ‘rete sociale’ delle nostre città, dei Comuni che – conclude Gasbarra – i tagli della destra e del governo Berlusconi hanno distrutto”.