Monti “non era un secchione”: parla Padre Uberto Ceroni, suo ex prof

Pubblicato il 10 Febbraio 2012 - 14:50| Aggiornato il 22 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Il prossimo 14 settembre compira' 90 anni e tra i suoi allievi, padre Uberto Ceroni, professore di religione all'Istituto Leone XIII di Milano, puo' vantare un 'professore', il presidente del Consiglio Mario Monti. ''Era uno dei tre migliori della classe'', ricorda il gesuita, ''ma non era uno 'sgobbone', aiutava anche i compagni''. Unica pecca del Monti studente: ''Se ne fregava in pieno dello sport''.

Di quell'allievo seguito alla fine degli anni Cinquanta, padre Uberto sottolinea ''la profonda religiosita''' che pero' non lo rende per questo ''bigotto'', afferma.

''E' anche totalmente alieno a ogni forma di pettegolezzo'', aggiunge il gesuita. Inoltre, Monti ''riesce con la sua logica a conquistare la stima di tutti'', ''sa ascoltare e sa dubitare, una caratteristica non dei deboli ma dei forti''. E al contrario di quanto sostengano alcuni critici, assicura, non difetta del senso dell'umorismo. ''Ha un senso dell'umorismo che non viene espresso spesso, pero' si nota anche da come agisce. E' nascosto tra le righe ed e' molto intelligente, quindi non si potrebbe esprimere sempre perche' non sarebbe capito''.

In questi anni poi il premier e' tornato piu' volte a fare visita a padre Uberto (''sono un po' come uno zio per lui e per tanti altri ex allievi'', spiega), l'ultima volta l'anno scorso per il 50esimo della maturita' della sua classe. Di Monti, lo ha sempre colpito ''la profondita', anche in campo affettivo'', dimostrata dal matrimonio con la moglie Elsa che padre Uberto elogia e descrive come una donna ''deliziosa e intelligente, che sa vivere molto bene anche questo momento delicato per lei'' da 'first lady'.

Alla soglia dei 90 anni, di cui 70 passati da gesuita e 60 da prete, con alle spalle esperienze in un ''pericoloso'' liceo di Padova in pieno '68, padre Uberto continua a insegnare religione in questo istituto in zona Fiera dove si e' formata parte della classe dirigente di Milano e del Paese e personaggi noti, come lo scomparso giornalista sportivo Maurizio Mosca (di cui ricorda la devozione e che benevolmente chiama ''il matto'') e l'ex sindaco del capoluogo lombardo Gabriele Albertini che gia' allora, ricorda, mostrava le sue doti da imitatore, ''imitando tutti i professori'