MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) – Antonello Caporale racconta su Repubblica la vicenda di Nicola Cristaldi, il sindaco di Mazara del Vallo con 3 stipendi. Per la precisione, si tratta di un’indennità e due vitalizi. Il sindaco ha anche parlato a Repubblica, per difendersi: “Faccio politica che avevo trent’anni. Sono efficiente, creativo, disponibile all’ascolto, prudente quando serve ma testardo e controcorrente quando è necessario. Penso al bene comune ventiquattro ore al giorno e non bado alla popolarità. Non rubo, non sono sleale, non mi faccio corrompere. Io produco opere, e le accompagno con le parole, con il sentimento. Non sono un mediocre. E la mia fatica va ripagata. Di professionisti capaci non ne vedo in giro. Le apparirò presuntuoso, invece sono soltanto consapevole della mia forza, delle mie capacità”.
Cristaldi ha detto a Caporale che da poco ha ritoccato del 30 per cento la sua indennità di sindaco. “L’ho restituita al suo antico ma modesto splendore. Lo sforamento del patto di stabilità aveva provocato una decurtazione del compenso. Il raggiungimento dei parametri vitali mi ha permesso di rivederlo integro, per quanto piccino”.
Adesso, spiega Caporale, prende poco più di 4800 al mese: “Ancora troppo pochi – prosegue Cristaldi – ancora niente per quello che faccio, per il lavoro che produco, per i sacrifici e lo stress di una vita di corsa”.
Ma Cristaldi, prosegue Caporale, percepisce altri 3500 euro come vitalizio regionale. “Molti di più dovrei averne. Sono stato presidente dell’Assemblea, ho versato i miei contributi. Ah dimenticavo di dirle che sono stato anche sindaco di Calatafimi. Dieci anni”.
Inoltre prende anche un secondo vitalizio, conclude Caporale, cioè quello da deputato: altri 5839 euro mensili. Ha lasciato il suo posto a Montecitorio a dicembre: “Sono andato via perché una sentenza della Corte costituzionale lo imponeva. Dovevo optare ed ho optato per il municipio di Mazara. Il secondo vitalizio è mio e me lo tengo ben stretto”.
I commenti sono chiusi.