Paolo Gentiloni operato a Roma, cardiologo: “Ha rischiato di morire”

Paolo Gentiloni operato a Roma, cardiologo: "Ha rischiato di morire"
Paolo Gentiloni operato a Roma, cardiologo: “Ha rischiato di morire” (Foto archivio Ansa)

ROMA – Il premier Paolo Gentiloni ha accusato un malore al rientro da Parigi ed è stato operato al policlinico Gemelli a Roma. Un intervento di angioplastica per risolvere un’ostruzione dell’arteria coronarica che è andato a buon fine e presto si rimetterà. Michele Senni, direttore di Cardiologia all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha spiegato ai microfoni di Radio Cusano Campus che il premier ha rischiato di morire. Senni infatti ha sottolineato che in questo tipo di problemi è molto importate il tempo: prima si interviene e minori sono i danni permanenti al cuore.

Il cardiologo Senni intervistato da Andrea Lupoli nella trasmissione Genetica Oggi, ha spiegato che l’intervento subito da Paolo Gentiloni può essere legato all’ostruzione dell’arteria coronarica:

“E’ verosimile che il problema di Gentiloni sia stato legato ad una ostruzione dell’arteria coronarica, una angina e non necessariamente un infarto. Un mancato trattamento può comportare un rischio sulla vita del paziente. Il sangue, trovando l’ostruzione della coronaria, fa si che si abbia il tipico infarto con morte del tessuto cardiaco. Il tempo è molto importante in questo tipo di procedura perché prima si effettua e più muscolo cardiaco viene salvato. Davanti a situazioni di dolore o malessere in generale, a volte difficilmente definibile, è sempre meglio fare un salto al Pronto Soccorso. Penso che sarebbe stato meglio un trattamento del Premier Gentiloni a Parigi ma è difficile dirlo senza conoscere bene la sua storia clinica”.

Commentando poi le notizie sulla salute del premier, Senni ha spiegato che se tutto è andato a buon fine già a breve Gentiloni potrà tornare alle sue attività:

“Penso che, da quello che si legge, i tempi di recupero siano relativamente brevi. Dipende da com’è la situazione delle altre coronarie, però è verosimile che in tempi ragionevolmente brevi lui possa riprendere l’attività. Certo come premier è una attività molto intensa, molto stressante e avrà necessità di essere protetto perché lo stress è un qualcosa che è meglio evitare soprattutto nelle prime fasi, nelle prime settimane meglio ridurre l’attività”.

Per ascoltare il podcast dell’intervista a Michele Senni su Radio Cusano Campus clicca qui.

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