ROMA – Il candidato del Movimento Cinque stelle a Parma Pizzarotti ha preso voti da elettori che avevano votato tutti gli altri candidati, fatta solo eccezione per quelli che avevano votato Bernazzoli, il candidato di centro-sinistra. Quest'ultimo non e' riuscito a catturare alcun consenso da quanti non lo avevano votato al primo turno. E' quanto sostiene uno studio dell'Istituto Cattaneo di Bologna sui flussi elettorali tra primoi e secondo turno nella citta' emiliana.
La capacita' del candidato del Movimento 5 stelle di mobilitare gli elettori che al primo turno avevano votato per altri candidati, sostiene l'istituto di ricerca, emerge con chiarezza anche dal fatto che ''su 100 voti a Pizzarotti solo 1/3 e' dovuto a elettori che lo avevano votato al I turno; il restante 2/3 e' dovuto a elettori che avevano votato diversamente, in primis Ubaldi (area di centro) e Ghiretti (area civica).
Anche una certa quota di elettori che si erano astenuti al I turno lo hanno votato: probabilmente elettori critici verso il sistema dei partiti riconquistati al voto dalla possibilita' di successo di un candidato alternativo alla politica tradizionale''.
Sul fronte opposto, osserva lo studio dell'Istituto Cattaneo, il candidato di centro-sinistra Bernazzoli non cede consensi a Pizzarotti, ma conferma sostanzialmente il suo elettorato del I turno. Si tratta di una ''tenuta'' che tuttavia non e' stata sufficiente a garantirgli il successo elettorale.