Pdl, tessere “false” da Bari a Savona: arruolati morti, avversari…

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Uno dei coordinatori del Pdl Ignazio La Russa (Foto LaPresse)

ROMA – A Bari c’è l’iscritta del Pd che si è ritrovata fedelissima di Berlusconi e 139 tessere intestate a persone che abiterebbero in un sottoscala; in Liguria c’è il consigliere del Pd che si trova tesserato Pdl e 91 iscrizioni fatte dalla stessa casella e-mail e pagate con lo stesso postepay; a Modena la maggior parte dei tesserati del Pdl sono di Caserta (240), in Veneto tutti i cacciatori si sono ritrovati tesserati del partito di Berlusconi. Congressi con il trucco quelli del Pdl? Scrive ‘Repubblica’ che molti all’interno dello stesso partito di Berlusconi denunciano “anomalie”: a fronte di un milione di cittadini che avrebbero aderito al Pdl per eleggere rappresentanti alle assemblee comunali, provinciali e nazionali, alcune tessere sarebbero finte.

Ce n’è per tutti i gusti: fioccano le denunce da Bari a Savona, da Cosenza a Casapesenna, da Modena a Vicenza. C’è la dj leghista che si trova iscritta del Pdl, addirittura dei consiglieri comunali dello schieramente avverso che si trovano d’un tratto fedelissimi del Cavaliere. In Veneto un’intera categoria, quella dei cacciatori, si è ritrovata iscritta al Pdl. A Bari 139 aderenti risultano residenti in un sottoscala. Vediamo nel dettaglio:

Puglia. Secondo quanto scrive ‘Repubblica’ Concetta Ladalardo ha 38 anni ed è una militante del Pd che si è ritrovata come d’incanto iscritta al Pdl. “Non volevo crederci – dice a ‘Repubblica’ – poi ho scoperto che nome, cognome e data di nascita sono quelli della sottoscritta e la cosa mi ha dato molto fastidio”. Il caso è uscito fuori dopo la denuncia di due consiglieri comunali del Pdl, Filippo Melchiorre e Massimo Posca, che hanno segnalato le “adesioni anomale” di 139 cittadini che risultano tutti, compresa la Ladalardo, residenti in via Colaianni 10: l’indirizzo di un sottoscala.

Campania. Sospette nella regione di Nicola Cosentino e Stefano Caldoro, scrive ‘Repubblica’, sono le ben 120mila tessere sottoscritte, in un anno di grande crisi del tesseramento. Le iscrizioni sono state così tante, 120mila appunto, che per trasportarle a Roma c’è stato bisogno di un pulmino.

Calabria. In Calabria sono state sottoscritte 50mila tessere ma in procura, scrive il quotidiano diretto da Ezio Mauro, sono arrivati molti esposti per controllare l’incredibile boom di tesseramenti. Tra l’altro, pochi giorni dopo la chiusura della campagna di tesseramento due “signori delle tessere”, Franco Morelli e Giuseppe Plutino, sono finiti in manette con l’accusa di contiguità alle cosche.

Liguria. In Liguria sono stati trovati tesserati del Pdl persone del Pd, gente agli arresti domiciliari, morti, nomadi. Nelle liste Pdl, scrive ‘La Repubblica’, ci sono anche il consigliere comunale del Pd, Reginaldo Vignola e suo figlio Alessio che hanno presentato una denuncia in procura. Il partito ha cancellato, scrive ‘La Repubblica’, circa 91 iscrizioni perché arrivate tutte, all’ultimo momento, dalla stessa casella mail e pagate con la stessa postepay.

Emilia-Romagna. A Modena il coordinatore uscente, Isabella Bertolini, accusa dalle pagine di ‘Repubblica’: “Ci sono città che hanno duplicato i numeri degli iscritti. E la cosa bizzarra è che i nuovi tesseramenti arrivano quasi tutti da un’area geografica ben circoscritta: nel Pdl di Modena gli aderenti di Caserta e provincia sono 240, quelli originari dell’ìntera Calabria 93 su circa 5.800 iscritti”.

Veneto. Scrive il quotidiano ‘La Repubblica’ che i Carabinieri di Vicenza hanno in mano le carte sequestrate nella sede centrale di via dell’Umiltà e le stanno spulciando. L’ipotesi è di falso continuato in scrittura privata. Perché? Perché, ad esempio, a Vicenza ci sono circa 8mila tessere sospette, a Treviso più di un migliaio: tra queste ci sono alcune intestate a militanti di Rifondazione, della Lega nord, del Pd, persone anche morte. Poi c’è un’intera categoria che si è trovata iscritta al Pdl: l’Associazione cacciatori veneti.

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