PIEMONTE – I consiglieri regionali del Piemonte possono prendersi subito la loro pensione già accumulata. Anche quella accumulata nelle passate legislature. Non avranno il vitalizio in futuro ma, avranno pensato, meglio un uovo oggi che una gallina domani. Stiamo parlando dello stesso consiglio che potrebbe essere sciolto dal Consiglio di Stato per la vicenda dei “voti illegittimi”. Il Tar ha annullato le ultime elezioni perché aveva riscontrato irregolarità nei voti. Inoltre molti di loro sono indagati nell’ambito dell’inchiesta sulle “spese pazze” coi soldi pubblici.
Con un emendamento presentato dal centrodestra e votato solo da un pezzo della maggioranza, la Regione Piemonte ha approvato una norma che consente ai consiglieri di riscattare da subito i contributi previdenziali già versati, rinunciando ai vitalizi futuri.
La norma, sulla quale le opposizioni hanno espresso voto contrario, ha valore retroattivo: rende possibile il riscatto anche dei contributi versati nelle passate legislature, mentre non riguarda i vitalizi futuri, che dalla prossima legislatura saranno cancellati. La scelta è stata ritenuta “inopportuna” non solo dalle opposizioni, ma anche da alcuni consiglieri di maggioranza.
“Era il momento meno opportuno per fare questa discussione” ha detto il capogruppo leghista Mario Carossa. “La maggioranza – ha commentato il capogruppo del Pd, Aldo Reschigna – si è concentrata su una misura di cui non si coglie l’urgenza, nonostante lo stesso presidente del Consiglio, Valerio Cattaneo, avesse chiesto di soprassedere. Il fatto che l’unico emendamento del centrodestra sia stato sui vitalizi, la dice lunga su quali siano le sue reali priorità”.
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