FIRENZE – Pierò Pelù conto Matteo Renzi. A Firenze scoppia la “guerra dell’asfalto”. Secondo il cantante Renzi è “il sindaco più latitante della storia di Firenze”, è “un berluschino” e “non asfalterà nessuno”: sono alcuni dei passaggi del lungo post su facebook nel quale il frontman dei Litfiba, Piero Pelù, attacca frontalmente il rottamatore.
Per il rocker, Renzi “si sente la vittoria in mano per le prossime imminenti elezioni politiche nazionali – scrive -, è riuscito con perseveranza certosina e promesse fantascientifiche a mettere tutti d’accordo all’interno di quel buco nero della politica che è il P.D. (non è l’acronimo di una bestemmia ma ci si avvicina molto), anche il volpone D’Alema si sta inchinando al nuovo che avanza”.
E “il rampante Renzi sa bene di politica fatta all’italiana ma soprattutto sa benissimo cos’è il marketing applicato ad essa (da buon berluschino altro non può fare) e così quando arringa il suo fan club ai comizi o va in tivvù risulta simpatico e coinvolgente. La massa forse gli sta credendo davvero e lo voterà, come leader dell’amorfo P.D. lo voteranno sia da destra che da sinistra”. “Siccome so che non asfalterai niente e nessuno – conclude Pelù – allora come cittadino\contribuente di Firenze ti chiedo se, finito questo mondiale di ciclismo, sarai in grado di asfaltare (o lastricare) le migliaia di pericolosissime buche che ci sono nelle strade della mia amata città. Grazie dell’attenzione”
A Pelù risponde l’assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi: “Pelù insiste nella sua personale battaglia contro Renzi. Dopo aver fallito come ben pagato curatore dell’Estate fiorentina nelle precedenti amministrazioni si scaglia contro la cultura in città e contro le strade. Ma gli facciamo presente che dal 2009 al 2013 sono stati risanati oltre 124 chilometri di asfalto in città”.
“Questa amministrazione – spiega Bonaccorsi – ha compiuto la più imponente opera di manutenzione stradale mai fatta a Firenze dal dopo guerra. I Mondiali di ciclismo, poi, hanno offerto un contributo importante dato che che ci hanno consentito di riqualificare 40 chilometri di strade direttamente interessate dai percorsi o comunque necessari per la logistica e l’organizzazione. C’è ancora da fare, ma è innegabile che il lavoro fatto è senza precedenti. Visto che Pelù dimostra di non conoscere i fatti, gli forniamo volentieri l’elenco delle strade rifatte”.
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