ROMA – Cosa cambia nei processi al presidente Berlusconi se la prescrizione breve, approvata martedì in Commissione Giustizia alla Camera, diventasse legge? A conti fatti, i tempi si accorcerebbero di 6 mesi circa per il processo Mills, e di circa un anno per quello sul caso Ruby. La norma sarebbe valida per tutti i processi a carico del premier, perché per nessuno è arrivata ancora una sentenza di primo grado e quindi a tutti gli effetti Berlusconi è un incensurato.
A rischiare di più, dati i tempi, è il processo per corruzione all’avvocato inglese: rischia di andare prescritto senza neanche una sentenza di primo grado. Sempre, naturalmente, che la legge sul processo breve (contenente anche le novità sulla prescrizione per gli incensurati) venga approvata dal Parlamento entro l’estate.
Le nuove regole sulla prescrizione prevedono per gli incensurati una diminuzione da un quarto a un sesto della maggiorazione dei tempi della prescrizione. In altre parole, ecco come cambia la legge: per il reato di corruzione (accusa nel processo Mills) la pena prevista è di sei anni, a questa si aggiunge un quarto della pena, ossia un anno e mezzo. Totale: sette anni e mezzo. Con la nuova legge cosa cambia? Che con la maggiorazione di un sesto si arriva a sette anni. Risultato: prescrizione entro 13 luglio 2011, anziché entro il 13 gennaio. Una differenza sostanziale perché la sentenza di primo grado è prevista per l’autunno. Quindi il processo rischia di estinguersi prima di una sentenza del giudice.
E veniamo al processo Ruby: facendo il conto con le norme attuali il processo si estinguerebbe in 10 anni (8 anni previsti dalla pena più due anni dovuti alla maggiorazione di un quarto). Con la nuova prescrizione il processo si estingue dopo 9 anni e 3 mesi. Comunque ben oltre i sei anni previsti dalle norme sul processo breve per completare tutti e tre i gradi di giudizio.
I commenti sono chiusi.