ROMA – Il risultato delle primarie del centrosinistra a Genova sono ''uno choc prolungato. Che viene da Milano, Napoli, Cagliari e ora s'aggiunge Genova''. Lo dice al Messaggero il responsabile Welfare del Pd Beppe Fioroni, sottolineando che ora e' il tempo di ''reagire'', in particolare con la rivendicazione, da parte del Pd, della ''guida delle coalizioni'' e con la scelta di un candidato vincente.
No a coalizioni locali ''con partiti che sono all'opposizione'' del governo Monti. ''Coraggio – spiega Fioroni – significa affermare con chiarezza, a tutti i livelli, che il Pd riformatore deve costruire un'alleanza rafforzata, direi federativa, con il Terzo Polo. Perche' questo rappresenta il baricentro su cui costruire l'alternativa di governo''.
Per Matteo Orfini, responsabile Cultura e informazione del Pd, a Genova ha vinto semplicemente ''il candidato piu' forte'', o meglio ''la migliore qualita' della proposta. Cioe' quella di Doria''. Occorre comunque riflettere all'interno del Partito democratico, spiega in un'intervista al quotidiano di via del Tritone, ad esempio su ''come evitare di presentare candidature plurime''. E poi, aggiunge, bisognerebbe anche ''tornare a un partito in cui l'interesse generale viene prima delle ambizioni personali''.