Primo Greganti, il Compagno G che non parlò per 50 giorni

Primo Greganti (foto Lapresse)
Primo Greganti (foto Lapresse)

ROMA – Operaio, collaboratore dell’amministrazione della Direzione Nazionale del PCI, coinvolto in Tangentopoli e adesso arrestato per presunte tangenti all’Expo di Milano. E’ la vita di Primo Greganti, il compagno G.

Nato il 4 febbraio del 1944 a Jesi, in provincia di Ancona, a 14 anni si trasferisce a Torino dove diventa operaio della Fiat. Iscritto al Partito Comunista Greganti diventa prima membro della segreteria della Federazione di Torino poi collaboratore dell’amministrazione della Direzione Nazionale del PCI.

Ma è con Tangentopoli che il nome di Primo Greganti rimbalza su tutte le prime pagine dei giornali. Condannato a 3 anni e 7 mesi per finanziamento illecito al partito, patteggiò vedendosi la pena ridotta a 3 anni. Ma a renderlo popolare soprattutto il suo atteggiamento durante gli interrogatori dei magistrati quando continuò a dichiarare la sua innocenza senza accusare nessun altro membro del PCI. I giornali dell’epoca lo soprannominarono il compagno G proprio per questo atteggiamento, dipingendolo come “il perfetto comunista che non molla mai.”

Oggi Greganti è finito dietro le sbarre insieme al direttore pianificazione e acquisti di Expo Spa, Angelo Paris, e a un altro protagonista della stagione di Mani pulite, il Democristiano Gianstefano Frigerio.

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