Nei giorni scorsi la richiesta a rimanere a capo della Protezione civile gli era arrivata direttamente dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Guido Bertolaso, quindi, non ha proprio potuto dire di no e oggi è arrivata la notizia ufficiale: non lascerà il suo attuale incarico come aveva invece lui stesso annunciato poco tempo fa. E non solo, ha ottenuto anche ciò che voleva: che la Protezione civile diventasse una S.p.a.
Non solo non andrà in Africa, almeno per un altro anno ma Guido Bertolaso ottiene, come voleva, la costituzione di una S.p.a. pubblica che si occuperà di tutte le funzioni strutturali del Dipartimento. «Avevo chiesto di poter andare in prepensionamento alla fine di quest’anno – ha detto oggi Bertolaso in una conferenza stampa a palazzo Chigi – ma il governo ha inserito una norma che prevede una proroga a questi termini e quindi rimarrò nelle funzioni di capo del Dipartimento fino ad un massimo di 12 mesi a partire da gennaio».
Almeno per i prossimi mesi dunque Bertolaso continuerà a seguire le emergenze italiane, ma non più quella dei rifiuti in Campania, né quella riguardante la ricostruzione in Abruzzo, che dal 1 gennaio sarà completamente in mano agli enti locali abruzzesi. E si occuperà dei primi passi della “Protezione civile servizi spa”, la società che ha voluto per riorganizzare il lavoro della Protezione Civile.
«In questi anni – ha spiegato a palazzo Chigi dopo che il governo ha dato il via libera al decreto – il Dipartimento è cresciuto, ha fatto tutta una serie di esperienze e ha corretto errori, ha risolto problematiche». Per questo «è stata approvata la realizzazione di una società di servizi che possa agire in nome e per conto della Protezione Civile, per quello che riguarda l’esecuzione di lavori veri e propri, in modo da alleggerire il Dipartimento, che così tornerà sempre più alle sue funzioni originali di previsione, prevenzione e gestione dell’emergenza, lasciando tutte le altre competenze di cui ci siamo fatti carico in questi anni» alla Spa.
Società che, ha assicurato il sottosegretario, sarà «totalmente pubblica e sotto il diretto controllo della Presidenza del Consiglio». In sostanza, è scritto nel decreto, alla società sarà affidata «la gestione della flotta aerea e delle risorse tecnologiche, la progettazione, la scelta del contraente, la direzione dei lavori, la vigilanza degli interventi strutturali ed infrastrutturali, l’acquisizione di forniture o servizi di competenza del Dipartimento, compresi quelli concernenti le situazioni di emergenza socio-economico-ambientale».
Ma il decreto, inoltre, consente anche una spesa di 8,2 milioni per assumere il personale che in questi anni ha lavorato per il Dipartimento. Uomini e donne che, ha detto Bertolaso, sono «i veri protagonisti e artefici di quelli che sono stati i risultati positivi che abbiamo portato a casa fino ad oggi».