Il Quirinale in una nota invita a non tirare Napolitano per la giacca

Nessuna presa di posizione politica di qualsiasi parte può oscurare il fatto che ci sono prerogative di esclusiva competenza del Presidente della Repubblica: per l’ennesima volta il Quirinale si fa sentire contro quanti, da tutte le forze politiche, in questo frangente delicato della vita politica, tentano di strattonare il presidente della Repubblica, tirarlo per la giacchetta.

Così in serata, fonti del Colle intervengono in maniera netta per mettere al riparo queste prerogative dalla polemica politica di questi giorni che, in vista del voto del 14 dicembre, si esercita anche nel delineare scenari che sconfinano, appunto, nelle prerogative del Capo dello Stato, come ad esempio lo scioglimento, o meno delle Camere e l’eventuale ricorso alle urne. Un “warning” rivolto a tutti indistintamente, dalla maggioranza all’opposizione.

Oggi, tra gli altri, era stato anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a chiamare in causa Giorgio Napolitano quasi ”interpretandolo” come ha accusato il ministro Altero Matteoli: Se il governo il 14 dicembre non otterrà la fiducia ”l’Italia non andrà a votare”, aveva detto Fini aggiungendo che ”il capo dello Stato sa cosa fare”.

”Non si andrà a votare ma non si potrà continuare con la situazione che c’è oggi. Non dico di più”, aveva poi aggiunto il presidente della Camera. Matteoli, nel commentare le sue parole , ha criticato non solo la presa di posizione di Fini, ma anche il fatto che il Quirinale non abbia diffuso ”note di protesta” per questa invasione di campo.

In serata arriva una puntualizzazione dagli ambienti del Colle. Un intervento rivolto a tutti, indistintamente, si rimarca, e per ricordare a 360 gradi che la Costituzione affida al Capo dello Stato prerogative che nessuno può pensare di oscurare. Prerogative di esclusiva competenza del Colle e che il Quirinale intende esercitare in maniera seria e rigorosa. Non è la prima volta che il Colle si fa sentire per ribadire la divisione dei ruoli. Lo ha fatto lo scorso 14 novembre per ricordare che in materia di scioglimento delle Camere la decisione spetta al presidente della Repubblica.

E ciò dopo che si era aperto un acceso dibattito politico sulle parole del premier Silvio Berlusconi che ipotizzava lo scioglimento solo della Camera dei deputati. Sulla questione delle prerogative è intervenuto direttamente Giorgio Napolitano il 24 novembre chiarendo che intende sempre muoversi esercitando le funzioni attribuitegli dalla Costituzione. Così come è intervenuto direttamente lo scorso 16 agosto per denunciare ”indebite pressioni”, ”processi alle intenzioni” e ”interpretazioni arbitrarie” del suo ruolo di supremo garante delle istituzioni di una Repubblica parlamentare.

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