La Rai paga lo “sfizio” di Bossi: quattro milioni per girare “11 settembre” anti Islam

Marco D'Aviano

Quando uscirà nelle sale il suo titolo sarà “11 Settembre”. Non quello del 2001, ma l’11 settembre del 1683 quando furono i cristiani a massacrare i musulmanni alle porte di Vienna. E’ un  film, ma è anche e soprattutto uno “sfizio” personale di Umberto Bossi, qualcosa che il leader della Lega ha fortemente voluto e ottenuto.

Il film e lo “sfizio” lo paga la Rai con 4,1 milioni di euro, cifra “fuori mercato” per la produzione di fiction. Infatti “11 Settembre” lo vedremo anche in Rai, si chiamerà “Marco D’Aviano”, il frate caro a Bossi che predicò e guidò l’assalto ai musulmani. Per documentarsi sul frate è andato in biblioteca anche il giovane Renzo, come ha tenuto a far sapere.

Il finanziamento di 4,1 milioni è stato deciso dal Consiglio di Amministrazione della Rai, con il voto contrario del presidente Garimberti e dei due consiglieri di opposizione, Van Straten e Rizzo Nervo.

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