ROMA – La data del referendum costituzionale sarà fissata lunedi prossimo, ma il premier Matteo Renzi ha già presentato il fac simile della scheda che gli italiani ritroveranno nelle urne. La scheda è stata presentata dallo stesso Renzi prima su Twitter e poi durante la puntata del programma Otto e mezzo condotto da Lilli Gruber, di cui è stato ospite insieme a Marco Travaglio. Un testo che ha scatenato polemiche, qualcuno dal fronte del No ha gridato che il testo su cui si vota è “un manifesto per il Sì”.
Si legge infatti “riduzione del numero dei parlamentari, contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni”. Ma queste non sono frasi messe lì per la bisogna, sono l’esatto testo della legge su cui si vota e gni referendum, abrogativo o confermativo che sia, oltre al Sì e il No porta obbligatoriamente e logicamente il testo della legge su cui si vota: Altrimenti Sì o No a che?
La campagna per il referendum costituzionale è di fatto iniziata da tempo. Eccolo finalmente il quesito.
“Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”.
Contrariamente agli altri referendum del 2001 e del 2006, dove veniva solo chiesto agli elettori se fossero favorevoli alla legge di modifica costituzionale, il quesito stavolta aggiunge alla domanda asettica e oscura anche una spiegazione, assumendo secondo chi la critica il carattere di vero e proprio spot per il Sì. Critiche a cui i promotori del referendum hanno già risposto, sottolineando che nella stesura della scheda si sono limitati a riprodurre il testo del quesito referendario depositato il Cassazione, che riporta anche il titolo della legge di revisione costituzionale che si vuole far approvare.