Il Pd si schiera contro la candidatura del pm Lorenzo Nicastro alle regionali in Puglia. Alcuni esponenti del Partito Democratico, tra i quali spicca il vice segretario Enrico Letta, hanno infatti annunciato che presenteranno una proposta di legge che vieti ai magistrati di candidarsi nelle città in cui hanno esercitato le proprie funzioni.
Resta da vedere se la proposta vorrà fissare un limite sulla regione in cui il giudice ha lavorato o solo sul distretto di competenza di corte d’Appello. Nel secondo caso, Nicastro potrebbe ad esempio candidarsi in una provincia diversa da quella di Bari, che era quella in cui aveva esercitato la propria attività.
Nicastro è il capolista dell’Italia dei Valori per la tornata elettorale di marzo. La scelta del partito di Di Pietro aveva già suscitato reazioni sdegnate tra le fila del centrodestra: Raffaele Fitto, ad esempio, aveva parlato apertamente di «vergogna» e di «uso direttamente politico dell’azione giudiziaria». Come pm, Nicastro si è occupato ad esempio dell’inchiesta che riguardava l’ex governatore (e attuale ministro per gli Affari Regionali) Raffaele Fitto.
Ma anche negli ambienti giudiziari era stata sollevata più di una perplessità sulla candidatura di Nicastro, specie alla luce dei suo “illustri precedenti” con il mondo politico pugliese. Secondo il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Luca Palamara, «non sono opportune candidature nei luoghi in cui il magistrato ha esercitato la giurisdizione o è stato titolare di delicate indagini».