ROMA – “Uno di noi, cioè di ragazzi o ragazze più giovani, dovrà candidarsi alle Primarie”. Matteo Renzi, sindaco di Firenze del Partito Democratico, ne è convinto. Proprio ora che nell’aria si aggira il presentimento di elezioni anticipate, il Pd ha bisogno di “rottamare i brontosauri” e puntare sui giovani per la guida del partito. Si chiedono ora elettori e compagni di partito se il “giovane” Renzi annuncerà la sua discesa in campo alle Primarie del Pd proprio alla stazione Leopolda, che ospita il “Big Bang”, tre giorni per “sommergere i democratici e gli italiani di idee, di proposte, di iniziative concrete”. Ma le sue giovani idee e dichiarazioni sono molto temute a Roma, specialmente da quando affermò: “Non faccio distinzioni tra Veltroni, D’Alema, Bersani. Basta. E’ il momento della rottamazione, senza incentivi”.
Se Peppino Caldarola dell’Unità nell’Inkiesta dice di lui: “Dà l’impressione di non aver mai letto un libro – e ancora – mi appare tremendamente privo di contenuti”, Renzi ribatte con le idee e le proposte che presenterà alla “Leopolda” e rivolto a Pier Luigi Bersani dice: “Io non avrei paura di chi ha idee, ma di chi non ne ha”. Il sindaco di Firenze intanto è stato contattato in modo informale dai banchieri e gli imprenditori che potrebbero sostenere la sua eventuale campagna elettorale. Renzi può però contare su amicizie come quella di Lorenzo Bini Smaghi, Pierluigi Vigna e su buoni rapporti con Diego Della Valle. Ma a parlare davvero bene di lui sono Cesare Prandelli, ct della Nazionale di calcio, che lo definisce un “fuoriclasse”, mentre Lorenzo Jovanotti, durante un concerto, ha detto: “Se fai cose che ci piacciono, ti veniamo tutti dietro”. Chissà se la giovane alternativa del Pd alla rottamazione dei “brontosauri” sarà proprio lui.