ROMA – “Ma quale mezzo punto, possiamo crescere del 2%”. Matteo Renzi esordisce così durante la trasmissione “La telefonata di Belpietro” la mattina del 9 maggio. Il premier ha poi aggiunto che le stime di crescita dell’Italia non gli interessano, il vero obiettivo è creare nuovi posti di lavoro.
Parlando alla Telefonata di Belpietro, Renzi ha dichiarato:
“Noi abbiamo abbassato le previsioni perché è meglio essere prudenti all’inizio”.
Per il premier le previsioni dell’Ocse, che ha tagliato le stime della crescita italiana allo 0,5%, “saranno smentite”:
“Le previsioni sono un mare magnum dove ciascuno di noi fa la sua parte. Ieri Moody’s ha detto che l’Italia può crescere al 2%, altro che 0,5%”.
Il vero obiettivo è il lavoro:
“Che le previsioni dicano 0,5%, 0,8%, 1 o 2%, quello che a me interessa è che le persone trovino il posto di lavoro. Questo è il punto centrale. Tutto il resto sono chiacchiere dei politici. Abbiamo una straordinaria occasione, che è quella di vedere l’Italia tornare a creare posti di lavoro. L’Italia può ripartire”.
Renzi ha poi aggiunto:
“Questa discussione del 3% mi risulta un po’ falsa e ipocrita a livello europeo. E’ tutta su dei numeri e dei parametri, non sulla realtà dei fatti. L’Italia vuole un Ue che dopo il fondo salva-Stati, il fondo salva-banche, inizi a fare qualcosa per salvare le famiglie”.
Il premier ha parlato anche del tetto agli stipendi dei manager:
“Noi abbiamo chiesto ai tecnici del Senato anche alcuni sforzi, per esempio abbiamo detto ‘se mettiamo una regola per cui vale il tetto ai manager pari a 240mila euro per la P.A., dovrebbero farlo anche al Senato o alla Camera, a lei hanno risposto? A me no””.
Poi parlando di Beppe Grillo, leader del Movimento 5 stelle, ha commentato così il comizio a Napoli:
“A Napoli Beppe Grillo ha detto ‘se ero allo stadio avrei fischiato’. Lo fa per prendere i voti dei tifosi napoletani ignorando che i tifosi napoletani, per la stragrande maggioranza, sono assolutamente diversi da come li immagina lui e durante la finale di Coppa Italia per la stragrande maggioranza era gente perbene”.
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