Il ministro degli esteri Franco Frattini è molto duro sulla questione rifugiati in Libia. Anzi espone apertamente i suoi dubbi sulla sincerità degli eritrei detenuti fino a Braq nel deserto libico.
”E’ molto curioso che persone che si dicono torturate e imprigionate avessero telefoni satellitari con cui parlare a mezzo mondo”, ha osservato il ministro commentando le dichiarazioni di alcuni dei rifugiati eritrei detenuti in Libia che hanno sostenuto di essere stati in precedenza respinti dall’Italia.
In un’intervista al Tg3 Frattini, afferma che ”e’ molto facile dire a me piacerebbe Cipro, volevamo andare a Cipro e ci hanno fermato”. ”Chi lo dimostra?”, domanda il ministro aggiungendo che ”fino a prova contraria questo non e’ provato”.
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